Berlino (Germania), 29 set. (LaPresse/AP) – Arriva il primo via libera della Germania al rafforzamento del fondo salva-Stati. La Camera bassa del Parlamento tedesco ha approvato con la maggioranza di 523 favorevoli su 611 deputati l’estensione dei poteri per il Fondo europeo Efsf. Solo tre gli astenuti. La discussione si sposterà domani alla Camera alta per la ratifica definitiva, dove il voto sembra assicurato. Prima che però i nuovi poteri vengano effettivamente varati è necessario che tutti i 17 Paesi membri dell’eurozona diano il proprio ok. Ieri era arrivato il sì della Finlandia, dove il governo, con 103 favorevoli, 66 contrari e 31 astenuti, era riuscito a sconfiggere i partiti euroscettici.
I nuovi poteri del Fondo sono quelli definiti dai leader europei durante un summit del 21 luglio scorso e riguardardano principalmente l’ampliamento della capacità di prestito fino a 440 miliardi di euro e la possibilità per l’Efsf di acquistare bond sovrani. In caso di approvazione definitiva dei poteri, la Germania sarà garante per prestiti fino a 211 miliardi di euro, invece dei 123 assicurati finora. Prima del voto il cancelliere tedesco Angela Merkel aveva detto che “approvare questo fondo è di grandissima importanza”, anche per l’andamento dei mercati. “Oggi – ha dichiarato Volker Kauder, leader parlamentare della Cdu – daremo un importante contributo alla nostra nazione, all’Europa e alla stabilità dell’euro”. Il ritardo sul rafforzamento dei poteri dell’Efsf, per cui hanno fatto pressioni anche gli Stati Uniti, è stata nelle ultime settimane una delle cause principali dell’instabilità delle Borse.
Il voto di oggi aveva anche un valenza politica sulla tenuta del governo Merkel. Mentre due partiti di opposizione su tre avevano garantito il proprio appoggio, a minacciare un voto contrario erano stati alcuni parlamentari della maggioranza. Prima della votazione l’opposizione al Bundestag ha sottolineato che, se la maggioranza avesse avuto bisogno dei suoi voti per approvare il rafforzamento del Fondo, il governo avrebbe avuto vita breve.
Le sfide della cancelliera sul fronte economico non si fermano all’Efsf. La Merkel dovrà presto sottoporre al Parlamento due nuovi quesiti di grande importanza per il futuro dell’Europa: un secondo pacchetto di aiuti per la Grecia e l’istituzione del fondo di salvataggio permanente dell’eurozona, il cosiddetto Meccanismo di stabilità europeo che, nel 2013, dovrebbe sostituire l’Efsf. Gli stessi alleati della leader tedesca mettono in dubbio l’efficacia del prestito di salvataggio per Atene. “Nonostante tutte le discussioni – ha detto oggi Frank Schaeffler, membro dell’Fpd, partito interno alla coalizione di governo – il primo piano di salvataggio non ha reso migliore la situazione della Grecia. Anzi, l’ha aggravata. Espandere il fondo renderà la situazione ancora peggiore”.