Parigi (Francia), 4 ago. (LaPresse/AP) – Dopo lo scandalo che ha travolto l’ex direttore Dominique Strauss-Kahn, i vertici dell’Fmi sono di nuovo al centro di un’indagine, forse meno imbarazzante, ma comunque scomoda. A poco più di un mese dalla nomina a nuovo direttore generale, Christine Lagarde sarà infatti indagata da un tribunale francese per abuso d’ufficio. I fatti risalgono al 2008, quando la Lagarde era ministro dell’Economia, e riguardano l’arbitrato tra il magnate Bernard Tapie e lo Stato francese per la vendita dell’Adidas da parte della banca statale Credit Lyonnais, conclusosi a favore di Tapie con un accordo dal valore di 400 milioni di dollari. Una cifra considerata dai critici un regalo troppo generoso per un uomo d’affari sfacciato, che andava a pesare sulle tasche dei contribuenti. Gli investigatori apriranno un’inchiesta nei confronti della Lagarde con le possibili accuse di “complicità in appropriazione di fondi pubblici” e “complicità alla contraffazione”.

A decidere che l’indagine sul ruolo della Lagarde nell’arbitrato potesse andare aventi è stata un commissione della Corte di giustizia della repubblica francese, che si riunisce raramente e tratta solo casi relativi ai ministri. La richiesta era stata avanzata a maggio da un procuratore capo il quale sosteneva che la Lagarde avesse oltrepassato i limiti della sua autorità nel permettere che l’arbitrato andasse avanti. L’indagine potrebbe durare mesi e non portare nemmeno a un processo, ma nel caso in cui il procedimento andasse avanti e la Lagarde fosse condannata, potrebbe rischiare fino a 10 anni di carcere. Inoltre, il neodirettore dell’Fmi potrebbe essere interrogata dai procuratori se le accuse preliminari nei suoi confronti dovessero essere depositate.

Nelle settimane che sono seguite allo scandalo sessuale che ha travolto il suo predecessore Dominique Struss-Kahn e poi dopo la sua nomina, la Lagarde si è affermata come paladina dell’agire “etico” e il patto per la sua salita al vertice dell’Fmi prevedeva che evitasse anche solo “la parvenza di comportamenti scorretti”. Ma questa vicenda risalente al passato solleva non poche ombre. L’Fmi per ora le garantisce sostegno. “Il caso – commenta l’Fmi in una nota – è stato discusso prima della selezione della Lagarde con le autorità francesi. Non sarebbe appropriato commentarlo ora. Comunque il board dell’Fmi è sicuro che la Lagarde saprà portare avanti il suo ruolo da direttore generale”. Sereno anche l’avvocato dell’economista francese, Yves Rapiquet, che ha commentato: “Andremo al fondo delle cose. Non ci sarà il più minimo dubbio”.

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