Tokyo (Giappone), 28 lug. (LaPresse/AP) – Le conseguenze a medio termine della tragedia dell’11 marzo si fanno sentire sull’economia giapponese. In questi giorni le aziende nipponiche stanno infatti diffondendo i dati sulle trimestrali in cui si registrano forti cali nei profitti netti e da cui derivano preoccupanti previsioni di crescita per l’anno fiscale che terminerà a marzo 2012. Unica a salvarsi tra le grandi aziende è Softbank, che per Apple commercia l’iPhone nel Paese.
La prima a diffondere i dati è stata ieri la compagnia automobilistica Nissan, che ha riportato un calo del 20,3% nei profitti trimestrali. Lo yen in crescita e l’aumento dei prezzi dei materiali hanno contribuito al calo, che ha fatto registrare profitti netti per 85 miliardi di yen, rispetto ai 106,6 miliardi del periodo aprile-giugno del 2010. Oggi è toccato alle aziende tecnologiche.
La Sony ha registrato perdite per 15,5 miliardi di yen (139 milioni di euro), mentre nello stesso periodo del 2010 i profitti della compagnia giapponese erano stati di 25,7 miliardi di yen (230 milioni di euro). Crollano anche le aspettative sui profitti per l’anno fiscale. Secondo le nuove previsioni la crescita sarà infatti di 60 miliardi di yen (537 milioni di euro) e non di 80 miliardi (716 milioni di euro) come era stato detto a maggio.
Male anche Nintendo, che ha registrato una perdita netta di 25,5 miliardi di yen (324 milioni di dollari), risultato peggiore rispetto alla perdita di 25,2 miliardi di yen nello stesso periodo dell’anno scorso. La società giapponese ha deciso di conseguenza di abbassare i prezzi: la Nintendo 3DS costerà 15mila yen invece di 25mila a partire dall’11 agosto prossimo. La società ha inoltre rivisto al ribasso le stime sull’utile per l’anno fiscale che termina a marzo del 2012, da 110 a 20 miliardi di yen.
Il risultato peggiore tra le aziende tecnologiche è stato però quello di Panasonic, che nel periodo aprile-maggio ha perso 30,4 miliardi di yen (272 milioni di euro). Nello stesso trimestre del 2010, l’azienda giapponese che produce le televisioni Viera e le macchine fotografiche Lumix aveva riportato profitti per 43,7 miliardi di yen (391 milioni di euro).
Diversa la storia per Softbank Corp., i cui profitti sono cresciuti di cinque volte, grazie alla grande domanda di smartphone. La compagnia con sede a Tokyo, che dal giugno 2008 ha firmato un accordo con Apple per vendere l’iPhone in Giappone, riferisce infatti che i suoi profitti netti nel periodo aprile-maggio sono stati di 94,76 miliardi di yen (848 milioni di euro), cresciuti rispetto ai 19,44 miliardi di yen (174 milioni di euro) nello stesso periodo del 2010. L’azienda ha avuto 730mila nuovi abbonati ai suoi servizi negli ultimi tre mesi. La diffusione dei dati continuerà nei prossimi giorni. Domani toccherà a Mazda, lunedì a Honda e martedì a Toyota.