Razzismo, attivista e scrittrice brasiliana Ribeiro: “In Italia strada è ancora lunga”

L'autrice è in Italia per un tour organizzato dall'editore Capovolte: "In Brasile anni duri per i diritti con Bolsonaro"

“Sotto l’amministrazione Bolsonaro c’è stato un periodo molto molto difficile in termini di diritti umani. Per le donne, i neri, le popolazioni indigene. Con Lula c’è una situazione di speranza” ma dobbiamo “spingere di più”. Così a LaPresse Djamila Ribeiro, attivista femminista brasiliana e afrodiscendente, saggista e filosofa, in Italia per un tour di presentazione dei suoi libri ‘Piccolo manuale antirazzista e femminista’ e ‘Il luogo della parola’ editi da Capovolte. “Il Brasile è un Paese molto violento con le donne, il quinto Paese al mondo per i femminicidi – spiega – Anche l’amministrazione Lula deve essere più efficace per tutelare le donne, le ragazze, in Brasile”.

Per Ribeiro combattere il razzismo e il sessismo sono due lotte che devono essere unite: “In Italia (a proposito di combattere il razzismo, ndr) la strada è ancora molto, molto lunga” spiega, ricordando che anche gli italiani hanno un passato da migranti, anche verso il Brasile, dove ora c’è una comunità italo discendente molto ampia.

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