Passaggio al Bosco a “Più libri più liberi”, Giuli: "Si può contestare ma censura non è risposta"

“Il sindaco di Roma assente? Ha fatto la sua scelta, io la penso come i padroni di casa dell’Aie e come il professor Cacciari: è meglio contestare piuttosto che censurare e assentarsi”. Così il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, parlando con i giornalisti a Più libri Più libri a proposito delle polemiche per la presenza della casa editrice Passaggio al Bosco. “Rispetto le scelte di tutti – ha aggiunto – se c’è qualcuno che ritiene inabitabile la Nuvola oggi è una scelta, che non condivido ma rispetto. I valori della casa editrice in questione non rispettano la Costituzione? Non credo, perché esiste un filtro all’ingresso, lo ha detto anche Cipolletta. Significa aderire ai principi della Costituzione e della Carta internazionale dei diritti dell’uomo. Personalmente ho giurato sulla Costituzione nel cuore prima ancora di farlo nelle mani del presidente Mattarella, il che mi dà la misura di ciò che penso su questa faccenda”.

Giuli ha poi ribadito: “Ritengo che la posizione più ragionevole sia quella dell’Aie e se devo citare una figura di riferimento in particolare mi piace citare il professor Cacciari, secondo cui si può giudicare nel peggiore dei modi il punto di vista di un editore ma la risposta più giusta non è censurare o assentarsi dal dibattito pubblico, fosse anche un dibattito che si concretizza in una contestazione nei limiti, ovviamente, dell’ordine e della legge. Contestare, dibattere, discutere, ma mai rinunciare alla battaglia delle idee”.