È morto a 88 anni Goffredo Fofi, saggista, scrittore, intellettuale, giornalista e critico cinematografico. Nato a Gubbio il 15 aprile 1937: scrittore ‘militante’ negli anni Sessanta e Settanta, aveva fatto della lotta contro l’omologazione culturale il ‘fil rouge’ del suo pensiero critico nel corso di tutta la sua lunga carriera.
Tra le altre opere, fu co-autore con Franca Faldini, del libro ‘Totò, l’uomo e la maschera’, e autore di ‘Totò, Storia di un buffone serissimo’, che segnò la rivalutazione critica dell’opera cinematografica di Antonio De Curtis, in arte Totò. Autore e creatore di riviste importanti come ‘Quaderni piacentini’, ‘La Terra vista dalla Luna’, ‘Ombre Rosse’, ‘Linea d’Ombra’, ‘Lo Straniero’ e ‘Gli Asini’.
Vita, formazione e impegno civile
Nato a Gubbio il 15 aprile 1937, Fofi si avvicinò prestissimo all’attivismo sociale: a diciotto anni si trasferì in Sicilia per collaborare con Danilo Dolci contro mafia e disoccupazione, dando il via a un percorso di militanza culturale e civile
Negli anni ’60 fondò la rivista Quaderni Piacentini, poi “Ombre Rosse” e “Linea d’ombra”, luoghi di critica e riflessione politica e culturale.
Diventò un punto di riferimento per la rivalutazione di figure come Totò, attraverso il celebre saggio “Totò. L’uomo e la maschera” del 1968, che riportò alla luce l’importanza artistica dell’attore napoletano
Critico e intellettuale controcorrente
La sua produzione critica spaziava tra cinema, letteratura e teatro, sempre con uno sguardo militante. Tra le sue opere più importanti:
Il cinema italiano: Servi e padroni (1975). Il volume su Totò, aggiornato più volte nel corso degli anni. Numerosi saggi su Pasolini, Brando, Sordi e il neorealismo italiano.
Fofi ha animato riviste fino agli ultimi anni, tra cui “Lo Straniero” (1997–2016) e il recente “Gli Asini”, contribuendo a valorizzare un pensiero critico libero, capace di unire rigore etico e cultura come strumento di emancipazione
Le opere principali di Goffredo Fofi
Fofi è autore di numerosi saggi, raccolte di articoli e monografie. Tra i più rilevanti:
- “L’immigrazione meridionale a Torino” (1964) – uno studio pionieristico sui flussi migratori interni.
- “Capire con il cinema. 200 film prima e dopo il ’68” – un testo fondamentale per orientarsi nel cinema d’autore e nel cinema sociale.
- “Per Pasolini” – uno dei primi ritratti critici completi su Pier Paolo Pasolini.
- “Totò. L’uomo e la maschera”, a cura di e con Franca Faldini, 1977
- “Il cinema italiano: servi e padroni” – critica dell’evoluzione (e involuzione) del cinema nazionale.
Le riviste fondate da Goffredo Fofi
Uno dei tratti distintivi del lavoro di Fofi è l’attività di animazione culturale attraverso riviste. Tra le più importanti:
“Quaderni Piacentini” (anni ’60): rivista politico-culturale vicina alla sinistra extra-parlamentare.
“La terra vista dalla luna“: pubblicazione sul cinema e l’impegno culturale.
“Linea d’ombra” (anni ’80 e ’90): rivista di cinema tra le più influenti del periodo.
“Lo Straniero” (1997–2016): rivista mensile che ha messo insieme riflessione politica, culturale e sociale, con un taglio eterodosso e originale.
Nel 2021 è stato tra i promotori del mensile “Gli Asini”, una nuova tappa del suo instancabile lavoro intellettuale.