Pompei, ecco i nuovi calchi di Civita Giuliana: letti, armadi, anfore dalla stanza degli schiavi

Le immagini fornite dal Ministero della Cultura

Anfore, letti, armadi: è stato ritrovato, nella villa romana di Civita Giuliana, a circa 600 metri dalle mura dell’antica Pompei, l’arredo di una stanza assegnata agli schiavi. Si tratta di un’immagine di vita di quasi 2000 anni fa, realizzata con la tecnica dei calchi. La nuova stanza, denominata ‘ambiente A’, si presenta diversa da quella già nota come ambiente ‘C’. Quello che è emerso adesso fa pensare a una precisa gerarchia all’interno della servitù. Mentre uno dei due letti trovati in queste settimane è della stessa fattura, estremamente semplice e senza materasso, di quelli del 2021, l’altro è di un tipo più confortevole e costoso, noto in bibliografia come ‘letto a spalliera’. Nella cinerite sono ancora visibili le tracce di decorazioni color rosso su due delle spalliere. Oltre ai due letti, nell’ambiente recentemente scavato ci sono due piccoli armadi, anch’essi conservati parzialmente come calchi, una serie di anfore e vasi di ceramica e diversi attrezzi, tra cui una zappa di ferro. Ecco le immagini fornite dal MiC.

Il microscavo di vasi e anfore provenienti dall’ambiente ‘C’ ha nel frattempo rilevato la presenza di almeno tre roditori: due topolini in un’anfora e un ratto in una brocca, posizionata sotto uno dei letti e dalla quale sembra che l’animale cercasse di scappare quando morì nel flusso piroclastico dell’eruzione. Dettagli che sottolineano ancora una volta le condizioni di precarietà e disagio igienico in cui vivevano gli ultimi della società dell’epoca.