Torino, 8 apr. (LaPresse) – "E' rischioso allentare le misure prima di fine maggio". È la posizione degli esperti della Fondazione Gimbe sulla cosiddetta 'fase 2' allo studio del governo per la progressiva riapertura in seguito all'emergenza coronavirus. Le analisi della Fondazione Gimbe suggeriscono che "la curva del contagio è rallentata, ma l’aumento dei nuovi casi è ancora rilevante. Le misure di distanziamento sociale hanno alleggerito il carico sugli ospedali, ma il loro effetto sul numero totale dei casi è ancora modesto. L’allentamento delle misure dovrà essere graduale e differenziato per tipologia di intervento e, ove possibile, 'personalizzato' nelle varie regioni monitorando strettamente l’insorgenza di nuovi focolai. Se nelle prossime settimane sarà confermato il rallentamento dei nuovi casi, con una certa dose di spavalderia la 'fase 2' potrebbe essere avviata tra fine aprile e inizio maggio, accettando il rischio di una nuova impennata dei contagi. Se al contrario la linea vuole essere quella della gradualità e della prudenza, qualsiasi riapertura prima di fine maggio non si basa sulle dinamiche del contagio in Italia".

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