Per tutti il reato ipotizzato è bancarotta semplice o colposa

C'è anche Pierluigi Boschi, padre dell'ex ministra Maria Elena, tra i 17 ex amministratori di Banca Etruria a cui in questi ultimi giorni il pool di magistrati della procura di Arezzo, che si occupa della vicenda inerente al crac dell'istituto di credito aretino, ha inviato la notifica di chiusura delle indagini inerenti al filone d'inchiesta sulle consulenze affidate dalla banca per alcune centinaia di migliaia di euro. Consulenze che vennero decise tra giugno e ottobre del 2014 in vista della fusione, e che, secondo l'accusa, sarebbero state inutili. Per tutti gli indagati, tra i quali figurano anche l'ex presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi e i suoi vice, Alfredo Berni e appunto Pierluigi Boschi, il reato ipotizzato è la bancarotta semplice o colposa. I destinatari della notifica avranno a disposizione venti giorni per dimostrare la propria estraneità. Un risultato che possono ottenere richiedendo di essere interrogati, oppure presentando memorie difensive. Viceversa, trascorso il termine, si dovranno presentare all'udienza preliminare dal Gip.

Il padre dell'ex ministra era stato indagato anche nei filoni sul falso in prospetto sulle subordinate e sulla liquidazione dell'ex direttore generale Luca Bronchi, ma la sua posizione è stata in un caso archiviata e nell'altro la procura ha chiesto l'archiviazione. Boschi, soprattutto, non è tra i 25 imputati, ex consiglieri di amministrazione, ex revisori ed ex dirigenti di Banca Etruria, chiamati a rispondere del default dell'ex istituto di credito aretino nel processo in rito ordinario, già in corso, che riguarda il filone principale dell'inchiesta, con accuse diverse in base ai ruoli ricoperti nella banca che fu prima commissariata e poi messa in risoluzione.

In rito abbreviato sono già stati giudicati e condannati per bancarotta fraudolenta a cinque anni l'ex presidente di Banca Etruria Giuseppe Fornasari e l'ex direttore generale Luca Bronchi, e a due anni l'ex vice presidente Alfredo Berni, mentre per bancarotta semplice è stato condannato a un anno l'ex membro del cda Rossano Soldini.

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