Roma, riciclaggio e reati fiscali nella ristorazione e logistica: sequestri per oltre 93 milioni di euro

Roma, riciclaggio e reati fiscali nella ristorazione e logistica: sequestri per oltre 93 milioni di euro
Un’auto della Guardia di Finanza (Foto d’archivio LaPresse/Marco Ottico)

Maxi-operazione della Guardia di Finanza: sono 123 gli indagati totali in due distinti procedimenti penali

Maxi operazione della Guardia di Finanza dei Comandi Provinciali di Roma e Viterbo contro il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale nei settori della ristorazione, della logistica e dei servizi alle imprese. Su delega della Procura della Repubblica di Roma – Direzione Distrettuale Antimafia, i finanzieri stanno eseguendo due distinte ordinanze di sequestro preventivo nei confronti di 244 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche, di denaro e beni per un valore complessivo di oltre 93 milioni di euro. I provvedimenti, emessi dal Gip del Tribunale di Roma, rientrano in due procedimenti penali che ipotizzano, a vario titolo, reati di associazione per delinquere, trasferimento fraudolento di valori, ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, omessa o infedele dichiarazione, occultamento o distruzione di documenti contabili, indebita compensazione, nonché detenzione e porto abusivo di armi.

Sono 123 gli indagati totali

Le indagini, avviate a seguito di accertamenti del Gruppo di Viterbo e del 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma, hanno permesso di individuare due distinte organizzazioni criminali attive tra Roma e Viterbo. Le stesse, mediante società intestate a prestanome e operanti nei settori della ristorazione, del catering, del facchinaggio, della logistica e dei servizi alle imprese, avrebbero realizzato frodi fiscali e contributive per oltre 65 milioni di euro. Approfondimenti successivi, condotti dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma insieme al 3° Nucleo Operativo Metropolitano, hanno fatto emergere un ulteriore filone investigativo legato al riciclaggio e al reimpiego dei proventi illeciti. In particolare, uno dei sodalizi avrebbe movimentato e ripulito somme per oltre 28 milioni di euro, anche tramite il metodo del “Fei Ch’ien”, un sistema di trasferimento informale di denaro verso l’estero, sfruttando i canali forniti da un’altra organizzazione facente capo a due coniugi di origine cinese. Le persone indagate nell’ambito di queste due inchieste sono in totale 123.

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