Genova, gruppo armato di spranghe vandalizza liceo con scritte nazifasciste

Genova, gruppo armato di spranghe vandalizza liceo con scritte nazifasciste
Il liceo ‘Da Vinci’ di Genova vandalizzato nella notte tra il 25 e il 26 ottobre (foto Facebook/Simone Leoncini)

La sindaca: “Svastica sul muro è schiaffo ai valori della democrazia”. Valditara: “Preoccupato”

Un gruppo di persone, nella notte, ha fatto irruzione nel liceo Leonardo da Vinci, a Genova, occupato dagli studenti e, con mazze e spranghe, ha vandalizzato la scuola all’insegna di frasi inneggianti al fascismo e al nazismo. L’episodio è stato denunciato su Facebook dal consigliere comunale di Avs Simone Leoncini. “Un gruppo organizzato di decine di teppisti armati di spranghe, al grido di viva il Duce, ha sfondato l’ingresso della scuola, vandalizzato gli spazi e terrorizzato gli studenti presenti, sfregiato i muri con svastiche. Un’aggressione premeditata, che porta con sé una chiara matrice criminale e fascista. Purtroppo le forze dell’ordine, pur ripetutamente allertate, sono intervenute solo ore dopo, mentre gli aggressori si sono impossessati della scuola, dopo aver avuto la meglio della coraggiosa resistenza degli studenti. Un fatto di inaudita gravità, che richiede massima allerta democratica. La scuola dovrebbe essere un luogo sacro, fucina di cittadinanza”, scrive. “Chiediamo a tutte e tutti di tenersi pronti a partecipare e sostenere i ragazzi/e. Non possiamo lasciare impunita un’aggressione violenta contro studenti e contro la scuola come spazio libero di crescita, cultura e partecipazione. La Genova democratica e antifascista si stringa intorno alla Leonardo da Vinci e a tutti/e gli studenti”, sottolinea.

Le prime ricostruzioni

Secondo le prime ricostruzioni, il gruppo avrebbe prelevato aste e altro materiale da un cantiere edile nelle vicinanze della scuola per poi forzare la porta d’ingresso e, una volta entrato, danneggiare alcuni banchi e infissi e imbrattare due pareti interne dell’istituto con scritte. Inoltre, veniva rilevato l’utilizzo improprio di estintori. Al termine del raid il gruppo è fuggito. Non si sono riscontrati feriti, né contatti tra il gruppo e gli studenti che occupavano il liceo. Il preside è immediatamente giunto sul posto. Sono in corso indagini approfondite mediante l’analisi dei sistemi di videosorveglianza locali e cittadini, la repertazione di elementi utili a cura della Polizia Scientifica e la raccolta di informazioni da parte di testimoni, per definire l’esatta dinamica degli eventi ed identificare gli autori degli stessi, tutti giovanissimi, alcuni dei quali potrebbero essere minori.

Valditara: “Preoccupato per violenze al liceo Da Vinci”

“Esprimo viva preoccupazione per quanto accaduto al Liceo Da Vinci di Genova. Mi auguro che i responsabili di questo grave atto di violenza, sembrerebbe di stampo neofascista, siano rapidamente identificati e condannati. La scuola non può essere mai un luogo di intimidazione: deve prevalere sempre un confronto libero, plurale, rispettoso e in nessun caso prevaricatore”, ha affermato il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, in una nota.

Sindaca Salis: “Svastica su muro liceo è schiaffo a valori democrazia”

“Da questa mattina sono in costante contatto con le forze dell’ordine per chiarire quanto accaduto nella notte al liceo Leonardo da Vinci. Si tratta di un episodio di estrema gravità sul quale occorre far luce e per il quale esprimo la più ferma condanna da parte mia e dell’amministrazione”, ha detto invece la sindaca di Genova, Silvia Salis. “La violenza non è tollerabile in alcuna sua forma – aggiunge Salis – vedere una svastica sul muro di una scuola è uno schiaffo ai valori fondanti della nostra democrazia. Auspichiamo che si possa fare chiarezza in tempi rapidi sull’accaduto e che siano al più presto identificati gli autori”.

Indagini a 360 gradi

Nessuna ipotesi è al momento esclusa dagli agenti della Digos di Genova per risalire agli autori dell’atto. Sentiti i primi testimoni – rende noto la Questura – alcuni hanno descritto gli autori del blitz come ragazzi giovanissimi, 15-17 anni, definendoli ‘maranza’. Al momento, pertanto, secondo gli investigatori, qualsiasi qualificazione dell’azione è da ritenersi prematura.

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