Inchiesta urbanistica: torna il ‘Salva Milano’ in conti in rosso cantiere sequestrato

Inchiesta urbanistica: torna il ‘Salva Milano’ in conti in rosso cantiere sequestrato
Inchiesta urbanistica Milano cantiere Scalo House (Photo Claudio Furlan/Lapresse)

Torna il ‘Salva Milanonei conti in rosso dei cantieri sequestrati nell’inchiesta sull’urbanistica della Procura di Milano. È quanto emerge dai bilanci di Green Stone Sicaf spa, la società da 273 milioni di euro di capitale raggiunta da decreto di sequestro del progetto ‘Scalo House’ in via Valtellina-Lepontina a novembre per abusi edilizi, nelle scorse settimane confermato dalla Corte di Cassazione, che ha dichiarato inammissibile il ricorso dei costruttori.

La società per azioni a capitale fisso che gestisce 18 Comparti (ogni comparto è l’equivalente di un fondo, Scalo House è il numero 6), che per legge rappresentano “un patrimonio autonomo” e “separato” dalle altre operazioni aziendali, lo scrive nelle relazioni del bilancio 2024, in cui il Comparto 6 perde oltre 9,9 milioni di euro (con un patrimonio netto positivo per 9,5 mln e 20,7 mln di capitale sociale).

La somma dei risultati dei 18 Comparti mostra un ‘rosso’ complessivo di 8,9 milioni e un risultato operativo da -6,1 milioni. “Si è in attesa ormai da diversi mesi – si legge – dell’entrata in vigore del cosiddetto ‘Salva Milano’, un decreto che se e quando verrà approvato fornirà un’interpretazione definitiva delle norme urbanistiche, rendendo non obbligatorio un piano attuativo o di lottizzazione convenzionata in casi di edificazione di nuovi immobili, demolizione e ricostruzione o ristrutturazione in ambiti già urbanizzati”.

La norma è stata bloccata al Senato dopo i primi arresti per corruzione di marzo 2025 nel fascicolo della Procura di Milano in cui sono state riunite per “connessione probatoria” 8 diverse indagini, fra cui quella su Green Stone. Tutte con lo stesso numero di registro del primo sequestro ottenuto dai pm Petruzzella-Filippini-Clerici-Siciliano (numero 7523/2024), quello del ‘Giardino Segreto Isola’ di via Lepontina 7-9, e da ultimo l’inchiesta per corruzione sull’ex assessore Giancarlo Tancredi e l’immobiliarista Manfredi Catella. La società con sede nella capitale afferma che il “‘Salva Milano’ consentirebbe una ripresa dell’attività di sviluppo”. 

Inchiesta Urbanistica, cantiere sequestrato: “Continuano finanziamenti banche”

Sempre secondo quanto emerge dai bilanci di Green Stone Sicaf spa le banche continuano a sostenere le operazioni immobiliari sequestrate nell’inchiesta della Procura di Milano sull’urbanistica. Nelle relazioni allegate allo stato patrimoniale e al conto economico, Green Stone ha rassicurato soci, investitori e potenziali acquirenti di appartamenti e immobili sulla tenuta dell’operazione immobiliare sotto indagine. Alla data del bilancio 2024 la banca finanziatrice del progetto, UniCredit, “non ha esercitato” il “diritto di recesso”, nonostante il “sequestro del cantiere” fosse configurato come uno degli eventi “contrattualmente previsti” per annullare gli accordi. Sul futuro dell’intervento esistono “significative incertezze” ma gli amministratori hanno redatto il bilancio ritenendo “appropriato il presupposto della continuità aziendale”. Dalle tabelle allegate emerge come Scalo House abbia ricevuto finanziamenti ipotecari per 13,4 milioni di euro, sui 94,9 mln complessivi di tutte le operazioni immobiliari del gruppo. Linee di credito e finanziamento su cui la società – le cui azioni sono detenute in proprietà o in pegno dall’amministratore delegato, il manager romano Domenico Cefaly, e da veicoli societari maltesi e lussemburghesi come Cannoball Sicav e Alpha Credit Solutions – paga 1,3 milioni di euro fra interessi e altri oneri finanziari. 

Green Stone sottolinea che nel corso del 2025 lo studentato del progetto inizierà a “generare flussi di cassa” grazie al contratto di locazione con la società Dove Vivo Campus srl e che il Comparto 6 di Scalo House deve ancora richiamare circa 11 milioni di euro dagli “investitori”. Si tratta dello studentato ‘Joivy’, sigillato lo scorso 7 novembre con un sequestro impeditivo per permettere agli studenti di continuare a viverci all’interno, al centro dell’inchiesta per la vicenda della “demolizione virtuale” e con il Tribunale del riesame di Milano che ha sostenuto sia stato realizzato truccando il “registro dei diritti edificatori”. L’anno economico di Green Stone si è chiuso anche con un “accordo” di “mediazione” da 2,3 milioni di euro da saldare ai venditori dell’area di Scalo House, la società Bludom, a causa di un’azione legale.L’accordo prevede il versamento agli stessi di una “somma di denaro predeterminata” proporzionale al raggiungimento di “soglie di ricavo” dalla vendita degli appartamenti e dello Student House. Infine, è stato conferito all’agenzia Sant’Ambrogio Immobiliare un mandato per la vendita delle “porzioni degli edifici residenziali ancora invendute”.

© Riproduzione Riservata