L’autoarticolato che non frena a un rallentamento sulla A1 e travolge tutto quel che si trova davanti. L’impatto con un altro mezzo pesante, con un caravan e con un’ambulanza. Tutto succede in pochi istanti, poco dopo le 11 di lunedì, nel tratto tra Arezzo e Valdarno. Pochi attimi che bastano per lasciare sulla strada tre vittime e decine di feriti. È il mezzo di soccorso travolto, una ambulanza della Misericordia di Terranova Bracciolini, che registrerà il bilancio più pesante di questa tragedia: tre morti, due volontari del 118 e un paziente che veniva trasportato per un esame.
Gravissimo, in codice rosso, anche l’altro occupate dell’ambulanza.
Le prima immagini di chi si trova a pochi passi dall’incidente imbottigliato sull’autostrada, rimpallate sui social, mostrano un groviglio di lamiere, tra le quali si riconosce quella dell’ambulanza sventrata. Tanto che inizialmente si era pensato ad un tir che aveva ‘saltato’ la carreggiata, ipotesi poi smentita dai primi rilievi. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto, con diverse ambulanze assieme ai vigili del fuoco e con l’ausilio di due elisoccorso regionali, per tre delle persone a bordo non c’era più niente da fare. Gianni Trappolini, 56 anni, e Giulia Santoni, 23 anni, entrambi volontari della Misericordia di Terranuova Bracciolini sono morti sul colpo.
Deceduto anche il paziente che veniva trasportato, un uomo di 70 anni. Sull’ambulanza c’è una quarta persona, un altro volontario: per lui una corsa contro il tempo in codice rosso a bordo dell’elisoccorso verso l’ospedale. Le sue condizioni sono gravi.
Tratto chiuso per ore con code
Oltre alle 3 vittime e al ferito grave, sono altre 14 le persone rimaste coinvolte nell’impatto tra mezzi sull’autostrada. Quattro di loro sono state soccorse in codice giallo, le restanti dieci in codice verde. Per ore il tratto autostradale è rimasto chiuso e si sono registrate code fino a 5-6 chilometri, con gravi ripercussioni anche sulla viabilità ordinaria in Valdarno. Sul posto, oltre i mezzi del 118 e i vigili del fuoco le forze dell’ordine: era stato attivato il protocollo regionale per le maxi-emergenze.
Tra i soccorritori anche una squadra di Torino con 10 unità che stavano transitando di rientro da Roma in servizio al Giubileo dei giovani.
Tra i primi a rilasciare un commento c’è il Coordinamento delle Misericordie Fiorentine. “È un dolore che ci attraversa tutti. La Misericordia è una famiglia, e oggi piangiamo fratelli e sorelle che hanno incarnato fino all’ultimo istante lo spirito più autentico del volontariato. Alla comunità di Terranuova, ai familiari delle vittime, ai confratelli e alle consorelle, va il nostro abbraccio e la nostra preghiera. Non li dimenticheremo”. La Federazione regionale delle Misericordie, col presidente Alberto Corsinovi – chiede a tutte Misericordie italiane di “esporre nel giorno dei funerali un nastro nero in segno di lutto su tutti i mezzi delle Misericordie”.
Giani: “Cordoglio da Regione Toscana”
Lo stesso presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, parla di “tragedia nella tragedia. Ringrazio tutte le persone impegnate nei soccorsi e rivolgo un pensiero commosso e un abbraccio alla Misericordia. Esprimo il più profondo cordoglio della Regione Toscana ai familiari delle vittime”. Il presidente del consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, parla di “tragedia difficile da comprendere e da accettare” e esprime “vicinanza a tutti coloro che stanno soffrendo per le conseguenze di questo terribile incidente”, mentre la consigliera Lucia De Robertis, eletta ad Arezzo, parla di vicinanza alle “famiglie verso il cui dolore non possiamo che metterci in rispettoso silenzio e, per chi crede, in sincera preghiera”.
Si unisce al cordoglio anche il sottosegretario al Ministero infrastrutture e trasporti Tullio Ferrante e aggiunge: “La sicurezza stradale è la nostra priorità e continueremo a lavorare con il massimo impegno per rafforzare le misure di contrasto agli incidenti a tutela dei cittadini”.