È appena iniziato il processo, a Parma, a carico di Chiara Petrolini, la giovane di Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma, accusata di duplice omicidio premeditato e soppressione dei cadaveri dei due figli neonati, partoriti e sepolti nel giardino della villetta di famiglia nel 2023 e nel 2024. Oltre alla giovane, che è arrivata in anticipo, rispetto all’ora di inizio del processo, in aula, sono presenti anche l’ex fidanzato, insieme ai suoi genitori, tutti costituiti parte civile.
Legale: “Capire chi è Petrolini è passaggio centrale”
“Capire chi è Chiara Petrolini è un passaggio centrale di questa vicenda” “perché quello che è accaduto, secondo me, può trovare una spiegazione solo se andiamo a indagare in quella direzione, perché se usiamo gli strumenti della logica e della razionalità non la troviamo”, ha spiegato ancora Tria. “La grande domanda di questo processo, come ho detto in aula, non è che cosa abbia fatto Chiara. Da questo punto di vista l’indagine ha già messo tanti punti fermi, anche se alcune cose sono ancora da verificare, però è il perché è accaduto quello che è accaduto e, dunque, chi sia Chiara e che cosa sia accaduto nella mente di questa ragazza”, ha aggiunto ancora il legale.
Legale Petrolini: “Nessuno si è accorto perché no segni gravidanza”
Tria ha poi sottolineato che “nessuno si è accorto di nulla, questo è un dato certo”. “Nessuno si è accorto di nulla ed è anche una cosa centrale in questa vicenda, perché in questa vicenda non si è accorto di nulla nessuno perché non c’erano segni visibili di una gravidanza. Non c’erano”, ha sostenuto l’avvocato.
Corte dispone perizia psichiatrica
“La Corte ha disposto che si proceda a perizia psichiatrica, quindi ha fissato l’udienza del 15 settembre per conferire l’incarico ai periti che sceglierà di designare”, ha poi spiegato l’avvocato Nicola Tria che aveva richiesto per lei la perizia psichiatrica, durante la prima udienza del processo a carico della sua assistita.
La difesa di Petrolini chiede perizia psichiatrica. Pm: “Richiesta immotivata”
L’avvocato Nicola Tria ha chiesto la perizia psichiatrica forense su Chiara Petrolini. “La richiesta di perizia non è stata motivata sotto un qualunque dato oggettivo, perché la verità è che non c’è nulla nella vita e nella storia di Chiara Petrolini che possa anche solo insinuare il dubbio di una patologia psichiatrica”, ha invece replicato la pm, Francesca Arienti. “Non c’è nulla nella cartella clinica dell’imputata, né di natura psichiatria, né nella natura psicologica – ha proseguito Arienti -. Non c’è opposizione (da parte della procura, ndr), ma chiederei di attendere, di ascoltare i consulenti già nominati. In questo modo, il tribunale avrà ben più strumenti per decidere se accogliere o meno questa istanza”. I legali dell’ex fidanzato e della madre di lui, entrambi costituiti come parte civile, si rimettono alla decisione della corte.
Padre di Chiara Petrolini le dà carezza durante pausa
Il padre di Chiara Petrolini durante la sospensione dell’udienza al processo a suo carico, si è avvicinato per un attimo alla figlia e le ha dato una carezza sulla testa. Anche la madre della giovane, poco dopo, ha provato ad avvicinarsi all’imputata, ma il legale le ha chiesto di allontanarsi.

