Nel video pubblicato su Instagram si vede un giovane correre tra le celle mentre un gruppo di agenti in tenuta antisommossa lo insegue

“Da settimane ormai il Cpr di Gradisca è teatro di proteste per le condizioni di vita, la qualità del cibo, una sospetta epidemia di scabbia che sta via via contagiando tutti i trattenuti. La risposta è stata di dura repressione”. La denuncia arriva dalla Rete Mai più lager – No ai Cpr, che sui suoi canali social pubblica il video di un presunto “violento pestaggio” nel Centro per i rimpatri friulano. Nel filmato, secondo gli attivisti “filtrato” dall’interno del centro, si vede un uomo con solo gli slip che corre tra le celle, inseguito da un gruppo di agenti in tenuta antisommossa. Una volta raggiunto, i poliziotti spingono poi l’uomo in una stanza. Altre immagini pubblicate dalla Rete No Cpr mostrano lo stesso uomo a terra con il volto coperto di sangue. “Riceviamo segnalazioni simili almeno una volta la settimana”, affermano gli stessi attivisti. 

 
 
 
 
 
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Questura Gorizia, in Cpr Gradisca nessun pestaggio

All’interno del cpr di Gradisca d’Isonzo “non c’è stato alcun pestaggio”, “e infatti non ne esiste alcuna prova documentale. Peraltro gli ospiti del cpr hanno la possibilità di possedere telefonini e quindi avrebbero potuto facilmente riprendere qualsiasi ipotetico abuso”. È quanto chiarisce la Questura di Gorizia relativamente alle notizie circolate in rete su presunte violenze ai danni di migranti che sarebbero avvenute all’interno del cpr di Gradisca d’Isonzo. “L’intervento si è svolto nel rispetto delle procedure, per garantire l’incolumità degli ospiti e la sicurezza della struttura”, prosegue la questura che si riserva si “di agire nelle sedi competenti nei confronti di coloro che hanno accusato i rappresentanti delle forze dell’ordine di aver proceduto a un pestaggio”. Quindi la Questura di Gorizia ricostruisce i fatti: “La sera del 5 giugno, durante una rivolta con incendi appiccati dagli ospiti nella cosiddetta ‘zona blu’, il personale della Polizia di Stato – con il supporto della Guardia di Finanza – è intervenuto per ripristinare l’ordine e garantire la sicurezza del personale dell’Ente Gestore impegnato nello spegnimento dei roghi – ricostruisce la questura di Gorizia -. Gli operatori sono stati oggetto di lanci di bottiglie, frutta e altre suppellettili, e hanno dovuto fronteggiare azioni coordinate di disturbo. In questa fase gli ospiti sono stati fatti rientrare nelle rispettive camere, come documentato da un video che mostra un soggetto a torso nudo accompagnato nella propria stanza. Tale momento è distinto da un secondo episodio, in cui lo stesso ospite appare disteso a terra e bagnato, come risulta da altri video e fotogrammi. Circa un’ora dopo lo stesso straniero si è fatto medicare presso l’infermeria del cpr. Secondo quanto da lui riferito e registrato agli atti, la ferita riportata (una lesione superficiale di 2 cm al capo) è stata causata da una caduta accidentale. È stato medicato in infermeria senza necessità di ulteriori cure. L’Ente Gestore segnala che il soggetto è già stato protagonista di episodi con dinamiche compatibili con atti autolesionistici a fini strumentali. Un altro video del 6 giugno mostra una messinscena enfatizzata con effetti visivi e simulazione di svenimento. 

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