Nell’ambito dell‘inchiesta ultras, la Procura di Milano ha chiesto di condannare a 6 anni e 10 mesi Francesco Lucci, il fratello dell’ex capo ultras del Milan, Luca Lucci, e a 4 anni e 6 mesi di reclusione Christian Rosiello, l’ex bodyguard di Fedez, e Riccardo Bonissi, entrambi membri della Curva Sud. Il pm Paolo Storari ha chiesto le condanne di tutti e tre gli imputati in uno dei filoni del processo nato dall‘inchiesta ‘Doppia Curva’ che si sta celebrando con il rito abbreviato davanti ai giudici della sesta sezione penale del tribunale di Milano, dopo una modifica del capo d’imputazione che ha permesso di cambiare il rito.
Rosiello (42 anni), Lucci (45) e Bonissi (35), tutti difesi dall’avvocato Jacopo Cappetta, sono accusati di aver fatto parte dell’associazione a delinquere in seno al tifo organizzato milanista finalizzata a commettere i reati di lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, estorsioni e aggressioni agli steward del Meazza. Il Milan si è costituito parte civile.
Il Milan ha chiesto un risarcimento danni pari a 458mila euro come parte civile, nell’ambito del processo a carico dei tre ultras Francesco Lucci, Christian Rosiello e Riccardo Bonissi. Secondo quanto appreso da LaPresse la proposta è stata avanzata tramite il legale Enrico De Castiglione, dopo le richieste di pena del pm Paolo Storari. Il club rossonero ha chiesto una somma come risarcimento e in subordine che venga liquidata una provvisionale, in attesa che si esprima poi il giudice civile per la quantificazione del danno. La richiesta è stata basata – dai legali rossoneri – sommando i danni materiali (ad esempio quelli derivanti dall’ingresso abusivo nello stadio di soggetti che non ne avevano diritto) ai danni di immagine. Nel caso dovesse essere accolta la richiesta di risarcimento, si tratterebbe di una svolta in processi in cui sono coinvolti club calcistici e tifosi. La sentenza del processo, scaturito da una maxi inchiesta della procura di Milano sulle curve di San Siro, è attesa per il prossimo 17 giugno.