È stata rinviata al 23 maggio l’udienza per Chiara Petrolini, la 22enne di Vignale di Traversetolo, nel Parmense, accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due neonati e attualmente ai domiciliari. “È iniziata l’udienza preliminare, ci sono state le richieste di costituzione di parte civile e poi c’è stato un rinvio per prendere posizione su una costituzione di parte civile di un’associazione che ha chiesto di costituirsi (La caramella buona, ndr), siamo fermi alle prime battute”, ha dichiarato Nicola Tria, avvocato di Petrolini. “Non si è parlato di perizie oggi, non in termini concreti – ha detto il legale, rispondendo ai cronisti -. Siamo ancora all’inizio dell’udienza preliminare, quindi non se ne è parlato”.
“Sull’associazione ho chiesto un termine per poterla esaminare. Il procuratore direi che ha già preso posizione, ma dovrete chiederlo a lui”, ha aggiunto l’avvocato Tria, confermando che “su questo aspetto il giudice ha concesso di darmi il tempo di poter prendere posizione”.
Legale Petrolini: “Non c’è stata nessuna richiesta di perizia”
“Non c’è stata nessuna richiesta di perizia. Non è stato fatto altro se non quello che vi ho detto”. Lo ha dichiarato Nicola Tria, avvocato di Chiara Petrolini, la giovane di Vignale di Traversetolo, nel Parmense, accusata di aver ucciso e sepolto i suoi due neonati, a margine dell’udienza preliminare, rinviata al 23 maggio. Sempre sulla perizia, il legale ha confermato la volontà di non parlare di elementi che sono “processuali, difensivi, strategici fuori dall’udienza”. “Quando sarà il momento, se ci sarà una perizia, una richiesta di perizia o qualcosa di questo tipo lo saprete”. “È un’udienza tecnica, sono le costituzione di parte civile, il momento iniziale dell’udienza preliminare si occupa di quello, quindi, questo è stato”, ha anche aggiunto sottolineando di non voler parlare della sua assistita.
Legale Petrolini: “Cassazione ha accolto nostri motivi di ricorso”
“La Cassazione ha accolto i nostri motivi di ricorso, quindi voi sapevate che cosa ho sempre detto, cosa pensavo della situazione cautelare di Chiara Petrolini e la Cassazione ha accolto il nostro ricorso e ha detto che questa situazione, per la sua specificità, contenuta agli arresti domiciliari, o meglio, non si è espressa in questi termini, ma ha detto che la motivazione del tribunale della libertà su questo punto era incongrua nella parte in cui non riteneva adeguati gli arresti domiciliari. È ovvio che ci dovrà essere un nuovo giudizio, perché è un annullamento con rinvio, però questo è un pezzo importante”, ha continuato ancora l’avvocato. In merito al percorso psicologico che è stato, in qualche modo, riconosciuto anche dalla Cassazione, secondo il legale della giovane “è vero ed è stato anche uno degli argomenti che la Cassazione ha ritenuto non essere stati adeguatamente valutati dal tribunale della libertà di Bologna“.

