Mirko Gargiulo, 55 anni, è stato ammazzato con sei, sette colpi di pistola da Andrea Izzo, 40 anni. Il delitto è avvenuto per le vie di Marano

La lite per strada per le vie di Marano, in provincia di Napoli, poi lo scontro dovuto forse al traffico dei genitori che portano i bambini a scuola e infine gli spari, prima contro il ‘rivale’ e dopo contro se stesso. È la cronaca di una mattinata di sangue che è costata la vita a Mirko Gargiulo, 55 anni, ucciso con sei, sette colpi di pistola da Andrea Izzo, 40 anni, nella sua Bmw bianca davanti la scuola d’infanzia paritaria ‘Papa Luciani’, in via Marano Pianura al civico 181, nell’orario d’ingresso dei bambini.

Poco più tardi Izzo ha rivolto la pistola contro se stesso, puntando alla tempia, uccidendosi a poca distanza dalla rosticceria della compagna lungo la strada comunale Montelungo, in zona Camaldoli. 

Omicidio-suicidio a Napoli, la ricostruzione

Gargiulo, ex broker finanziario e noto nel mondo delle palestre, ha lasciato sui social il suo ultimo messaggio, registrato in una storia su Instagram all’alba, con un semplice ‘buongiorno’ e la strada inquadrata tra le luci del sole. Izzo, di professione skipper e che a maggio avrebbe compiuto 41 anni, era appassionato di armi: la pistola era regolarmente detenuta.

A legarli dunque la compagna del 40enne con cui, secondo quanto ricostruito dai carabinieri che indagano sul caso, era in corso una crisi. I due comunque vivevano ancora insieme con i figli di nove e sei anni, ma il rapporto si sarebbe fatto complicato, difficile. Se Gargiulo fosse il nuovo compagno o una persona che lei aveva iniziato a vedere da poco è ancora da chiarire e a questo serviranno anche le analisi dei cellulari, sequestrati così come l’arma e la macchina.

La dinamica del delitto

Ciò che per il momento appare chiara è la dinamica: Izzo che segue in sella a uno scooter Gargiulo, gli spari verso l’uomo ancora in auto e poi la breve fuga, terminata con un colpo alla testa. Che i due si conoscessero è un dato acquisito anche perché, dalle prime indagini, è emerso che Gargiulo di recente aveva denunciato alla polizia Izzo per aver ricevuto delle minacce. I carabinieri di Napoli hanno sentito anche la donna al centro della vicenda e stanno proseguendo le indagini per chiarire cosa abbia spinto Izzo, senza precedenti e definito da chi lo conosceva una persona normale, a scaricare sette colpi di pistola contro il 55enne per poi togliersi la vita. 

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