E’ stato assolto Giulio Muttoni, il ‘re dei concerti’ nel Torinese, che era indagato nel caso Bigliettopoli. Muttoni era il patron della società Set Up Live ed era imputato nel processo: oggi la sentenza, è stato assolto da tutte le accuse tranne per una accusa, caduta in prescrizione. In totale sono 6 le condanne e 7 le assoluzioni.
Nel processo era inizialmente imputato anche l’ex parlamentare Pd Stefano Esposito, ma la sua posizione è poi stata stralciata. Oggi oggi era in aula: “Sono arrabbiato, la soddisfazione è molto relativa, sono molto contento però per Muttoni perché so che cosa è costato a lui e a tutti. Fango, tanto fango, i danni prodotti rimangono. Sono anche certo che la procura farà appello e come si dice… Faremo anche l’appello”. “Il castello accusatorio è stato completamente smontato” dice Esposito “tutte le accuse di corruzione sono cadute”. Il processo “è stato sparato come un maxiprocesso, con questo nome evocativo ‘Bigliettopoli‘ e oggi il dato è questo che, che non ci sono condanne per corruzione” conclude amareggiato Esposito.
“Questo processo è costato 33mila intercettazioni. E chi le ha pagate? E’ costato parecchio ai contribuenti” continua Esposito, commentando a LaPresse la sentenza Bigliettopoli. “Per fortuna i giudici hanno fatto un processo lungo, hanno ascoltato tutto quello che è accaduto e hanno prodotto questo verdetto” di assoluzione per Muttoni.
Proprio per le intercettazioni a Stefano Esposito considerate illecite è stato sanzionato disciplinarmente il pm Gianfranco Colace, che è stato spostato al collegio di Milano e oggi dunque non era presente in aula.