Corte Costituzionale: sì all’adozione internazionale per i single

Corte Costituzionale: sì all’adozione internazionale per i single
01 July 2023, Berlin: A mother holds her child by the hand. As part of the austerity measures in the federal budget, there could be changes to parental allowance. As reported by “Der Spiegel,” in the future only parents with an annual income of up to 150,000 euros will be entitled to parental allowance. According to the report, spending in 2024 is expected to fall by 290 million euros compared to this year, to just under 8 billion euros. Initially, benefit cuts in parental allowance were also under discussion, writes the magazine. However, the Paus ministry was able to avoid these by restricting the group of those entitled to the allowance. Photo by: Fernando Gutierrez-Juarez/picture-alliance/dpa/AP Images

Il Pd esulta: “Giornata storica, ora stop alle discriminazioni: estendere anche a coppie omogenitoriali”

Anche i single in Italia possono adottare bambini dall’estero in situazione di abbandono. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con una sentenza depositata venerdì. I giudici della Consulta hanno dichiarato, infatti, costituzionalmente illegittimo l’articolo 29-bis, comma 1, della legge sulle adozioni (numero 184 del 1983, ndr) nella parte in cui non include le persone singole fra coloro che possono adottare un minore straniero residente all’estero. Al momento, ciò è consentito soltanto alle coppie sposate da almeno tre anni.

Le ragioni della decisione della Corte Costituzionale

La Corte Costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla disciplina in relazione al ricorso intentato da una donna di Firenze nel 2019, ha affermato che l’esclusione dei single si pone in contrasto con gli articoli 2 e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione all’articolo 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La disciplina dichiarata illegittima, secondo la Consulta, “comprimeva in modo sproporzionato l’interesse dell’aspirante genitore a rendersi disponibile rispetto a un istituto, qual è l’adozione, ispirato a un principio di solidarietà sociale a tutela del minore”. “L’interesse a divenire genitori, pur non attribuendo una pretesa a adottare, rientra nella libertà di autodeterminazione della persona – fa notare la Corte Costituzionale – e va tenuto in considerazione, insieme ai molteplici e primari interessi del minore, nel giudizio sulla non irragionevolezza e non sproporzione delle scelte operate dal legislatore”. Evidenziate le garanzie poste a tutela del minore, la Corte ha anche osservato che, nell’attuale contesto giuridico-sociale caratterizzato da una significativa riduzione delle domande di adozione, il divieto assoluto imposto alle persone singole rischia di “riflettersi negativamente sulla stessa effettività del diritto del minore a essere accolto in un ambiente familiare stabile e armonioso”.

Pd esulta: “Stop alle discriminazioni”

Il verdetto della Consulta alimenta il dibattito politico. Secondo Alessandro Zan, responsabile Diritti del Pd, “è una svolta storica. Perché mette al primo posto i diritti dei minori e la libertà di autodeterminazione di ogni individuo. Ora il Parlamento intervenga, adegui la normativa e cancelli ogni ostacolo ideologico. E adesso si vada oltre: questo diritto deve essere esteso anche alle coppie omogenitoriali. Basta discriminazioni, basta pregiudizi”. Per la Lega, invece, prima bisogna estendere le adozioni anche alle coppie non sposate ma conviventi, purché eterosessuali. “La sentenza della Consulta dev’essere l’occasione per rivedere la normativa delle adozioni e aggiornarla alle necessità odierne. L’obiettivo è renderle più veloci e meno costose, coinvolgendo nelle adozioni internazionali anche coppie eterosessuali stabilmente conviventi”. Riccardo Magi, segretario di +Europa, dal canto suo, definisce quella di venerdì “una giornata storica per i diritti“. La sentenza della Consulta – aggiunge – “è un passo in avanti che ha ovviamente visto la Presidenza del Consiglio opporsi, alla faccia della retorica della famiglia e della necessità di fare figli”. Secondo Magi, ancora, “è urgente arrivare a una modifica della legge, affinché siano possibili per i single anche adozioni nazionali“. E gli fa eco Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera: “Bene la sentenza. Spero presto valga anche per le adozioni nazionali, come chiede la mia proposta di legge”.

© Riproduzione Riservata