Presenti le forze politiche di opposizione come Pd, Azione, Italia Viva e Avs. Spiccano i nomi dei senatori a vita Renzo Piano, Liliana Segre ed Elena Cattaneo

In scena a Roma la manifestazione per l’Europa, promossa dal giornalista e scrittore Michele Serra, capace di incassare migliaia di adesioni sul sito del Comune capitolino. Dalle 15 le principali forze politiche di opposizione si sono radunate per un evento che – senza simboli di partito e tra bandiere della pace, dell’Ucraina e dell’Ue – ha potuto contare sulla partecipazione di un’ampia coalizione, che va dal Pd ad Azione e Italia Viva, passando per Avs.

Piazza del Popolo era gremita, con centinaia di bandiere della Ue, moltissime anche della pace, oltre ai vessilli ucraini e georgiani. Secondo il Comune e gli organizzatori dell’evento, sono circa 50mila le persone che hanno partecipato. L’accesso alla piazza è stato chiuso ed è stato posizionato un maxischermo anche sulla terrazza del Pincio per chi non è riuscito a entrare. L’avviso è stato dato dal presentatore dell’evento, Claudio Bisio, che ha anche scherzato: “Mi dicono di annunciare che chi non riesce a entrare può salire sulla terrazza del Pincio…esiste una terrazza del Pincio? Che ne so, sono di Milano”, ha detto tra le risate della folla.

 

Serra: “Non abbiamo risposte, qui idee diverse per democrazia”

“Siamo in tanti perché siamo popolo, che è la più democratica delle parole. Una piazza europea non può che essere una piazza con tante idee diverse. Ma in un mondo che sembra in frantumi una piazza che unisce persone con idee diverse sembra uno scandalo, ma questo scandalo si chiama democrazia”. Lo ha detto Michele Serra introducendo con il suo intervento la manifestazione ‘Una piazza per l’Europa’, in piazza del popolo a Roma.

“Non è una parola di moda in molte parti del mondo, democrazia. In molti Paesi – ha proseguito – ci sono persone incarcerate per le loro idee, torturate, famiglie sotto il giogo di un padrone. Qui no, perché siamo in Europa. Ma noi europei siamo viziati da 80 anni di pace e libertà, ma diamoci una mossa perché altrimenti ci convinciamo che l’unica bandiera rimasta sia la carta di credito”.

“Quella è la bandiera di Trump e dei suoi amici miliardari, che si illudono di poter comprare perfino Gaza. Ricordiamoci l’importanza della democrazia quando pensiamo che la resistenza degli ucraini sia solo una scocciatura che ci impedisce di dormire tranquilli. Oggi è in piazza la loro bandiera, perché crediamo ostinatamente alla libertà e alla pace, le due madri della costruzione europea”.

“Ci sono anche in questa piazza idee diverse su come ottenere la pace. Ma non c’è pace senza libertà. Nessuno – ha aggiunto – può sentirsi in pace se è oppresso e sottomesso. Questa piazza non ha risposte ma ha ben chiare le domande, è un punto interrogativo di colore blu. Ma chi si illude di avere le risposte e di sapere come si fa la guerra e come si fa la pace, oggi non è qui”.

“Ai politici, quelli presenti che ringrazio, e quelli assenti, dico, siete troppo intelligenti, cercate di essere più stupidi, come questa piazza che non sa cosa deve fare ma cerca di farlo lo stesso. Cercate di parlarvi e di ascoltarvi. Perché stasera non avremo risposte ma ci sentiremo un po’ meno soli, e a questo dovrebbe servire la politica”.

La deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi, alla manifestazione in piazza del Popolo

Schlein: “Splendida piazza, qui per chiedere Europa politica”

“Una splendida piazza di partecipazione per l’Europa che vogliamo costruire, un’Europa federale, unita, un’Europa che affronta insieme le sue sfide”, ha detto Elly Schlein arrivando a piazza del Popolo. “Noi come Partito democratico ci siamo, con uno spirito federalista che si richiama al Manifesto di Ventotene, che vuole sfidare i nazionalismi, riuscire a far superare l’unanimità, quei veti e gli egoismi nazionali che fin qui hanno tenuto sempre a freno il progetto europeo che deve andare avanti”.

“E deve vedere anche uno sforzo di solidarietà, con un nuovo grande piano di investimenti comuni europei, un nuovo Next Generation Eu. Stiamo pensando ai valori fondamentali su cui l’Europa è nata, al valore della giustizia sociale, della solidarietà, di una pace giusta. Questo è lo spirito con cui il Pd partecipa con grande piacere insieme a tutte queste persone, unite nell’idea che l’Europa debba finalmente diventare un’Europa politica”, ha aggiunto la segretaria del Pd.

 

Scurati: “Ripudiare guerra non vuol dire essere vigliacchi”

“Noi siamo i primi che hanno scritto a chiare lettere nella Costituzione che ripudiamo la guerra, ma questo non significa essere arresi, inerti, rinunciatari, vigliacchi”. Così lo scrittore Antonio Scurati nel suo intervento alla manifestazione ‘Una piazza per l’Europa’, in piazza del Popolo a Roma. “Ho dedicato parecchi anni della mia vita a studiare e raccontare il fascismo, il nazismo e le guerre che hanno scatenato – spiega – questo mi ha insegnato una cosa: la lotta è diversa dalla guerra, essere contro la guerra non significa rinunciare a lottare, nel nostro caso a lottare contro la guerra. Mi ha insegnato che la democrazia è lotta per la democrazia”.

Scurati ha iniziato il suo intervento spiegando quello “che non siamo: non siamo gente (ha spiegato riferendosi alla Russia di Putin ndr) che invade i Paesi confinanti, che bombarda a rade al suolo le città, che massacra e tortura i civili con gusto sadico. Non sequestriamo e deportiamo i bambini usandoli come riscatto. Lo abbiamo fatto fino a 80 anni fa, quando gli italiani – non tutti ma troppi – erano fascisti e alleati dei nazisti. Ma proprio per questo abbiamo smesso di farlo una volta e per sempre”.

Ma per Scurati bisogna guardare anche “verso ovest” (con riferimento all’America di Donald Trump) per capire “altre cose che non vogliamo essere: non siamo gente che deporta clandestini in catene in favore telecamere, che taglia finanziamenti pubblici alle organizzazioni umanitarie, che nega cambiamento climatico. E non umiliamo in mondovisione il leader (Zelensky ndr) di un Paese che da tre anni lotta per la sopravvivenza. Noi non siamo e non vogliamo essere così”.

Jovanotti: “Europa come ‘Inno alla gioia’, ma guardi più a Sud”

“Semplice e complessa” come l”Inno alla gioia’”. Jovanotti paragona l’Unione europea al capolavoro di Beethoven (che è anche inno della stessa Ue) nel suo intervento video alla manifestazione ‘Una piazza per l’Europa’, in corso in piazza del Popolo a Roma. Lorenzo ha fatto precedere il suo contributo dalla dall”Inno alla goia’, eseguito da Gianluca Petrella. “E’ una melodia semplicissima, meravigliosa”, ha spiegato il cantante che “arriva alla fine” della Nona sinfonia “e dura un attimo, però ti resta nel cure”.

“Un po’ così” ha proseguito “è l’Europa: noi siamo della generazione cresciuta con ‘Giochi senza frontiere’ per cui l’Europa unita è iniziata come un gioco e poi è diventata un sogno”. Ma nello stesso tempo l’Ue, per Jovanotti, è anche come “la complessità di questa sinfonia” che arriva alla fine della Nona, per cui c’è la “difficoltà di tenere viva l’attenzione, c’è la noia che sopraggiunge durante l’ascolto. Perché la melodia arrivi c’è bisogno di attenzione, studio e disponibilità. Mi auguro quindi che l’Ue segua l’esempio di questa sinfonia complessa che si risolve in una melodia semplice che unisce il cuore di tutti”.

Jovanotti ha anche invitato l’Ue a “guardare più al Sud, al Mediterraneo. Guardi al Sud come componente fondamentale della propria vitalità, della ricchezza di identità diverse che stanno insieme e si espandono a vicenda. Amo l’Europa e mi piace pensare che siamo all’inizio di un grande futuro, questo è un momento critico ma anche prezioso”. 

La mobilitazione per l’Europa

La manifestazione è stata principalmente una mobilitazione di forze politiche di opposizione unite dalla volontà di difendere l’Europa e il suo ruolo nel panorama geopolitico internazionale, contestando le politiche sovraniste portate avanti dal governo di centrodestra. Nonostante l’inclusività dell’evento, ci saranno assenze importanti: il M5S di Giuseppe Conte e tutto il centrodestra. Il Pd di Elly Schlein è stato tra i primi ad aderire. Presenti Italia Viva, +Europa, sindacati e associazioni a vario livello. Anche Avs parteciperà, sebbene non condivida il piano di riarmo di Ursula von der Leyen.

I presenti

Tra coloro che hanno deciso di contribuire alla piazza spiccano i nomi dei senatori a vita Renzo Piano, Liliana Segre ed Elena Cattaneo. Tra gli artisti Jovanotti e Roberto Vecchioni. Ma anche lo scrittore Gianrico Carofiglio e gli attori Antonio Albanese e Claudio Amendola. Ci sarà il fondatore della Comunità di Sant’Egidio, Andrea Riccardi. Ovviamente presente il ‘padrone di casa’, il primo cittadino della Capitale Roberto Gualtieri, insieme ad altri sindaci italiani, tra cui da Napoli Gaetano Manfredi, presidente dell’Anci. Molte le voci del mondo delle associazioni, dall’Acli alle Famiglie arcobaleno.

La contromanifestazione

A dividere le piazze c’è la diversa visione sulla deterrenza militare Ue. Se Avs ha deciso di esserci comunque, nonostante la discrepanza di vedute sul piano ReArm Europe, è prevista una contromanifestazione in piazza Barberini, organizzata sempre alle 15 da gruppi contrari al riarmo dell’Unione europea. L’evento, intitolato ‘No all’Unione europea che si riarma, no alla difesa comune, la sicurezza è nel ripudio della guerra’, è promosso da diverse organizzazioni, tra cui Potere al popolo, Unione sindacale di base e Rete dei comunisti.

I ‘patrioti’ invece si incontreranno alle 15.30 alla Bocca della Verità per la mobilitazione lanciata da Marco Rizzo, leader di Democrazia sovrana popolare. All’evento è stato invitato anche il generale ed europarlamentare della Lega Roberto Vannacci, cosa che rafforzerebbe i rumors che ipotizzano un eventuale ‘matrimonio politico’ tra i due.

Manifestazione Roma

Manifestazione Roma

 

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