Amanda Knox, la Cassazione conferma la condanna a tre anni per aver calunniato Patrick Lumumba

La cittadina americana aveva accusato l'uomo dell'omicidio di Meredith Kercher. I suoi legali: "Sentenza ingiusta"

I giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione hanno confermato la condanna a 3 anni nei confronti di Amanda Knox, per aver falsamente accusato il barista congolese Patrick Lumumba dell’omicidio di Meredith Kercher, pur sapendo che questi era innocente. 

Il procuratore generale della prima sezione penale della Suprema Corte aveva chiesto la conferma della condanna a 3 anni che era stata emessa dalla corte d’appello di Firenze nei confronti della cittadina americana. Per l’omicidio della studentessa inglese, uccisa nel suo appartamento di Perugia nel 2007, è stato condannato l’ivoriano Rudy Guede, mentre Knox e il suo fidanzato dei tempi, Raffaele Sollecito, sono stati assolti in via definitiva nel 2015. 

“E’ una sentenza totalmente inaspettata per noi e ingiusta per Amanda. Siamo increduli, leggeremo le motivazioni”. Così gli avvocati Luca Luparia Donati e Carlo Dalla Vedova, difensori di Amanda Knox. 

“Amanda aveva torto. Questa sentenza deve accompagnarla per il resto della sua vita”, afferma invece Patrick Lumumba, che era in aula.