L'aereo della giornalista è arrivato mercoledì pomeriggio a Ciampino, per lei il lungo abbraccio con il compagno Daniele Raineri

Non è ancora mezzogiorno quando da Palazzo Chigi arriva la conferma: Cecilia Sala è libera, in volo verso l’Italia. La giornalista italiana è stata rilasciata dopo 21 giorni di prigionia nel carcere di Evin a Teheran, la capitale dell’Iran. L’arresto era avvenuto il 19 dicembre, ma la notizia dell’accaduto è stata diffusa dalla Farnesina soltanto dopo Natale: i canali diplomatici tra Italia e Iran erano già stati attivati. Nessuno sapeva con certezza quando la 29enne che lavora per Chora Media e Il Foglio avrebbe potuto fare ritorno a casa. Fino a mercoledì.

L’abbraccio con la famiglia e il compagno

L’accelerazione è arrivata nella notte tra il 7 e l’8 gennaio. L’aereo sul quale Sala viaggiava è atterrato all’aeroporto di Ciampino nel primo pomeriggio. Ad accoglierla la premier Giorgia Meloni e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Quando lei scende dall’aereo, trova ad attenderla anche la madre Elisabetta Vernoni e il padre, Renato Sala, oltre al compagno Daniele Raineri. Tra i due un lungo abbraccio sulla pista d’atterraggio, lei sorridente con gli occhiali da vista – quelli che le avevano tolto durante la detenzione – appesi al bordo della maglietta. Mentre l’aereo atterra, la mamma si commuove.

A Milano attesa per le sorti di Abedini

A Milano, intanto, cresce l’attesa per le sorti di Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere meccanico arrestato lo scorso 16 dicembre a Malpensa su richiesta di Washington con le accuse di cospirazione, associazione a delinquere e violazione delle leggi sul commercio di materiale dual-use civile e militare con l’Iran e detenuto nel carcere di Opera. L’arresto di Cecilia Sala è avvenuto pochi giorni dopo quello di Abedini. Il Governo iraniano ha negato che tra i due episodi vi fosse un legame, ma la coincidenza ha sollevato l’ipotesi che l’arresto di Sala potesse essere utilizzato come ‘leva diplomatica’ per la liberazione di Abedini. Per lui, la Procura generale di Milano ha espresso parere negativo per gli arresti domiciliari. La procuratrice generale di Milano, Francesca Nanni, esprime “grande soddisfazione” per la liberazione di Cecilia Sala dall’Iran, ma su Abedini riferisce: “Nessuna novità al momento“. Ora, tuttavia, negli ambienti giudiziari milanesi della Corte d’appello, destinata a decidere sul futuro dell’ingegnere dei droni, c’è attesa per la decisione del Ministero della Giustizia se esercitare il potere di revoca della sua custodia in carcere dopo il rilascio di Sala.

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