Erano stati identificati e trattenuti successivamente nel Cpr di via Corelli
Sono stati rimpatriati con un volo speciale disposto dal Viminale due giovani stranieri irregolari nordafricani che erano stati identificati durante la serata di Capodanno a Milano e successivamente trattenuti nel Cpr di via Corelli nel capoluogo lombardo. Ne dà notizia il ministero dell’Interno.
Quanto accaduto nella serata tra il 31 dicembre e l’1 gennaio in Piazza Duomo a Milano è al centro da giorni delle cronache e del dibattito politico in Italia. Già dal primo giorno del 2025 sono diventati virali sui social i video di alcuni giovani che, arrampicati sulla statua di Vittorio Emanuele II in Piazza Duomo, insultavano l’Italia e la polizia, esibendo bandiere straniere e compiendo gesti offensivi. Con riferimento a questi fatti, in 14 sono stati denunciati per vilipendio della Repubblica e delle forze armate, la maggior parte stranieri con precedenti penali.
Inoltre, una ventenne di Liegi in Belgio ha denunciato, tramite i media belgi, di aver subito molestie sessuali durante i festeggiamenti in piazza Duomo, sostenendo di essere stata “circondata e palpeggiata sotto ai vestiti” per “dieci minuti” da un gruppo di “30-40 nord africani”. A riguardo, la procura milanese ha aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo contro ignoti. Il fascicolo è stato assegnato dal Procuratore di Milano, Marcello Viola, alla pm Alessia Menegazzo e l’aggiunto Letizia Mannella, le stesse che si sono occupate delle violenze sessuali di gruppo avvenute sempre nei pressi di piazza Duomo a Capodanno 2022. La denuncia della giovane in Belgio non è ancora stata formalizzata né trasmessa alle autorità italiane ma il reato è procedibile d’ufficio. Le indagini sono affidate alla squadra mobile, diretta da Alfonso Iadevaia, che ha consegnato agli inquirenti una prima informativa basata sulle notizie stampa e le relazioni di servizio. Verranno acquisiti video girati con i cellulari e le immagini delle telecamere di sorveglianza della Galleria Vittorio Emanuele e attivati i canali internazionali di cooperazione giudiziaria con il Belgio. Gli investigatori puntano a individuare i testimoni oculari dei fatti.
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