Giovanni Russo si dimette da capo del Dap

Giovanni Russo si dimette da capo del Dap
Giovanni Russo direttore DAP in audizione, relativamente al ‘caso dossieraggio’, davanti alla Commissione bicamerale Antimafia presieduta da Chiara Colosimo FDI tenutasi presso gli uffici distaccati della Camera dei Deputati presso Palazzo San Macuto a Roma, Giovedì 03 Ottobre 2024 (foto Mauro Scrobogna / LaPresse) Giovanni Russo, director of the DAP, in a hearing regarding the ‘dossier’ case, in the hearing before the bicameral Anti-Mafia Commission chaired by Chiara Colosimo FDI held at the branch offices of the Chamber of Deputies at Palazzo San Macuto in Rome, Thursday October 03 2024. (Photo by Mauro Scrobogna / LaPresse)

L’attuale vice Lina di Domenico dovrebbe prendere il suo posto

Il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Giovanni Russo, si è dimesso dall’incarico. È quanto si apprende dal fonti del Ministero della Giustizia, anche se l’addio di Russo e l’avvicendamento al vertice del Dap non sono ancora ufficiali. L’attuale vice Lina di Domenico dovrebbe prendere il posto di Russo, che invece andrebbe a ricoprire un nuovo incarico in un altro ministero. 

Pd: “Dimissioni Russo sono una nuova prova del fallimento del governo”

“Le dimissioni di Giovanni Russo dal vertice del Dap sono una conferma del fallimento di una politica carceraria di questo Ministero, di questo Governo. Questi due anni hanno aggravato una situazione difficile, con il dramma dei suicidi dei detenuti, con un sovraffollamento disumano, con condizioni difficilissime anche per il lavoro della Polizia penitenziaria. E con risposte inesistenti e ciniche da parte di ministro e sottosegretari. Anche le condizioni di lavoro del Dap sono state rese certamente più difficili. Chiameremo Nordio a riferire alle Camere sulla gravità ulteriore della situazione. Così in una dichiarazione congiunta la responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani, il capogruppo in Bicamerale Antimafia, Walter Verini, i due capigruppo delle Commissioni Giustizia Senato e Camera, Alfredo Bazoli e Federico Gianassi.

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