Ucraina, la comunità in piazza a Roma a mille giorni dall’inizio dell’invasione russa

A mille giorni dall’inizio dell’invasione di Mosca, la comunità ucraina in Italia scende in piazza pochi passi dall’ambasciata russa di Roma. Su cartelli e striscioni la richiesta di stop ai crimini di guerra contro i civili perpetrati dall’esercito russo. “L’Ucraina sarà libera che lo voglia Putin oppure no. Noi ne siamo convinti e non dipenderà da chi sta alla Casa bianca. Speriamo comunque che il nuovo inquilino della Casa bianca sarà dalla parte dell’Ucraina. Noi siamo dalla parte giusta perché non abbiamo invaso nessuno”, dice il presidente dell’associazione cristiana degli ucraini in Italia Oleg Horodetskyy. In piazza anche il deputato Partito democratico Andrea Casu, il senatore di Fratelli d’Italia Giulio Terzi di Sant’Agata e il leader di Azione Carlo Calenda. “Quello che succederà è che gli Stati Uniti smetteranno di sostenere l’Ucraina. Noi dobbiamo decidere se continuare a spendere un euro al mese per difenderla o voltarci dall’altra parte. Altrimenti a un certo punto dovremmo difenderci noi dalla Russia perché adesso ci stanno difendendo loro”, afferma Calenda.