Il presunto responsabile di quanto accaduto, sarebbe Renato Caiafa, 19enne fratello di Luigi Caiafa morto 4 anni fa, a 17 anni, nel corso di una rapina

È morto nell’ospedale Vecchio pellegrini di Napoli, un giovane di 18 anni, ferito da colpi d’arma da fuoco. Si chiamava Arcangelo Correra. Agenti della polizia dell’Ufficio prevenzione generale e sicurezza pubblica di Napoli sono intervenuti presso l’ospedale dove era stato trasportato il 18enne napoletano.

Da una prima ricostruzione, è emerso che poco prima delle 5 di stamattina, il 18enne è stato ferito con diversi colpi d’arma da fuoco nella zona dei Tribunali, centro storico della città. La dinamica di quanto accaduto è ancora in fase di ricostruzione da parte degli agenti della Squadra mobile di Napoli. Il 18enne, secondo quanto apprende LaPresse, sarebbe stato colpito in testa.

 

Atteso fermo del cugino 19enne

È atteso a breve il fermo del magistrato nei confronti di un ragazzo di 19 anni che si sarebbe presentato spontaneamente in Questura, per la morte di Arcangelo Correra, deceduto per le conseguenze di una ferita da arma da fuoco alla testa. Secondo quanto apprende LaPresse, il presunto responsabile di quanto accaduto, sarebbe Renato Caiafa, 19 anni, cugino della vittima e fratello di Luigi Caiafa, morto 4 anni fa, a 17 anni, nel corso di una rapina. Secondo quanto raccontato dal giovane agli agenti della Mobile, diretta da Giovanni Leuci, il colpo sarebbe partito per gioco e avrebbe colpito alla fronte (e non alla nuca come comunicato in un primo momento) causando una emorragia cerebrale che non ha lasciato scampo al 18enne.

Chi è la vittima

Il giovane è il cugino di Luigi Caiafa, 17enne ucciso da un agente della Squadra mobile di Napoli nel corso di una rapina, la notte del 4 ottobre 2020, in pieno centro a Napoli.

Caifa insieme con un complice, aveva puntato due ragazzi a piedi tra va Duomo e via Marina, ma in quel momento passavano degli agenti in borghese. Caiafa estrasse una pistola ‘giocattolo’, ma priva del tappo rosso e uno degli agenti sparò, causandone la morte. Caiafa era in compagnia di Ciro De Tommaso, 18 anni, figlio di Gennaro De Tommaso, detto ‘Genny ‘a carogna’. 

Qualche mese più tardi – era la fine del mese di dicembre del 2020 – in un agguato perse la vita anche il padre del baby rapinatore, Ciro Caiafa, 40 anni. L’agguato avvenne in via Sedil Capuano, nella stessa zona – piazzetta Sedil Capuano – dove all’alba di oggi qualcuno ha sparato e ucciso Arcangelo (Angelo) Correra. Ciro Caiafa fu ucciso a colpi di pistola, morì poco dopo il suo arrivo nell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli. 

Ipotesi gioco finito male

Potrebbe essere stato un gioco finito in tragedia quello che ha portato alla morte di Arcangelo Correra. Lo apprende LaPresse da fonti qualificate. Sul caso sono tuttora in corso le indagini della Squadra mobile e, a quanto risulta, al momento vi sarebbero in questura alcune persone connesse a quanto accaduto stamani in piazzetta Sedil Capuano, zona Tribunali, a Napoli. L’ipotesi è che la vittima, insieme con altri ragazzi più o meno suoi coetanei, stesse maneggiando una pistola per gioco quando, per cause ancora in corso di accertamento, sarebbe partito un proiettile che ha colpito Correra alla testa. Tra i ragazzi presenti al momento dello sparo anche il fratello di Luigi Caiafa. 

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