Anche Bonissi e Romano si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Andrea Beretta e Francesco Lucci, nei primi interrogatori di garanzia che si sono tenuti questa mattina in carcere davanti al gip di Milano, Domenico Santoro, per l’inchiesta che ha azzerato i vertici delle Curve di Milan e Inter accusati di due diverse associazioni a delinquere – quella nerazzurra aggravata dall’agevolazione della cosca ‘ndranghetista dei Bellocco – estorsioni e traffici illeciti. I primi due a comparire, alla presenza anche di uno dei pubblici ministeri titolare del fascicolo Paolo Storari, sono stati il 49enne a capo della Nord interista nerazzurra, Beretta, assistito dall’avvocato Mirko Perlino e il fratello del leader della Sud milanista Luca Lucci, Francesco Lucci (45 anni), difeso dall’avvocato Jacopo Cappetta. Entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Poi è stato il turno di altri due arrestati: Riccardo Bonissi (35 anni) e Luciano Romano (49 anni). Anche loro non hanno risposto alle domande del gip. 

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