I familiari hanno aggredito i medici in ospedale: il video diventato virale
“Riesco ad entrare e chiedo di mia sorella ma nessuno mi risponde, inizio ad urlare ‘dov’è mia sorella?’ riesco a passare. Mi trovo il dottore davanti e chiedo con sangue freddo: è morta? Lui mi fa un cenno, non ho capito più nulla ho urlato messo mani addosso a chiunque”. Lo ha detto la sorella della 23enne di Cerignola, nel Foggiano, morta al Policlinico Riuniti di Foggia scatenando la rabbia dei familiari che hanno aggredito alcuni medici, ricostruisce la vicenda in un lungo post su Facebook. La 23enne è morta il 4 settembre per l’aggravarsi delle condizioni dovute a seguito di un incidente stradale avvenuto il 18 giugno.
“La mia famiglia ha fatto la guerra peggio di Gomorra, perché mia sorella è stata uccisa da loro – scrive la ragazza – dovevano trasferirla con urgenza visto che era così grave, visto che già ci dissero che non erano competenti su questi interventi”. Per la giovane si tratterebbe di un caso di malasanità: “Mille sono le domande: perché non hanno messo un elisoccorso? Perché l’hanno fatto (l’intervento, ndr) sapendo che non erano capaci? Non mi darà pace nemmeno avere la certezza dopo le indagini che sono stati loro a sbagliare, anche se io ne sono certa mi butto nel fuoco. Troppe cose assurde…”. E conclude: “Visto che state facendo girare tantissime notizie false, sembra che siamo pazzi, delle bestie, in questa situazione ci troviamo qui a dare anche spiegazioni. Ma lo facciamo Solo perché tutti devono sapere la verità! Questa è tutta la verità fate girare questo! L’inizio del nostro incubo che non finirà più!”.
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