Roma, incendio Monte Mario: danni ingenti a flora e fauna

Interessato il patrimonio fossilifero

Il maxi incendio che ieri pomeriggio ha interessato decine di ettari della collina di Monte Mario dove è presente l’omonima Riserva, ha provocato danni enormi al patrimonio faunistico ed alle specie vegetali presenti.

Nel parco, la cui estensione è di circa 200 ettari, è presente un bosco mediterraneo caratterizzato da specie di lecci e sughere ed una boscaglia mista con carpini, aceri, noccioli, tigli e cornioli, e la specie rara dei pioppi bianchi. La fauna invece è costituita da roditori come il moscardino, il topo selvatico, diverse specie di uccelli come pappagalli, il nibbio, l’airone cinerino, il falco pellegrino, l’upupa e il gheppio. Quando saranno terminate le operazioni di spegnimento dei focolai, ancora presenti in alcune zone dell’area, comincerà la conta dei danni.

Il Presidente dell’Ordine dei Geologi del Lazio, Simonetta Ceraudo, ha spiegato che gravi danni hanno anche interessato il patrimonio fossilifero presente nella Riserva Naturale di Monte Mario, costituito da un insieme unico di specie vegetali, che rappresenta anche un geosito di interesse regionale con un ricco giacimento fossilifero. La Presidente Ceraudo, ha poi illustrato come:” la distruzione della copertura vegetale causata dall’incendio può determinare effetti secondari sulla stabilità dei pendii e su aree per loro natura propense al dissesto idrogeologico, dato che il suolo, in questi casi, resta esposto direttamente all’azione degli agenti atmosferici, che possono determinare fenomeni di dissesto diffuso venendo meno, peraltro, l’effetto stabilizzante degli apparati radicali”. Legambiente Lazio, parla di “una ferita nel cuore di Roma”, dove è stata messa a rischio la biodiversità.

Wwf, a Monte Mario distrutti habitat naturali

“Il maxi incendio che ieri ha interessato la Riserva Naturale di Monte Mario, ha causato la distruzione dell’habitat di diverse specie”. Così all’agenzia LaPresse, Raniero Maggini, presidente del WWF Roma e dell’area Metropolitana. ” Parlando poi di un’area protetta” – prosegue Maggini – ” occorre maggiore coerenza degli enti preposti alla tutela ed alla salvaguardia, come la Regione Lazio. Il progetto dell’ampliamento della citta Giudiziaria, che ricadrà proprio nella Riserva Naturale, rappresenta una grave minaccia per l’integrità dell’area” – conclude Mangini.