Paolo Parente parla a LaPresse dopo la morte di un 68enne nella Capitale a causa delle altissime temperature
Mentre in Italia settentrionale torna il maltempo, centro e sud rimangono stretti nella morsa del caldo torrido. Sabato è infatti morto, a Roma, un 68enne proprio a causa delle temperature troppo elevate. LaPresse ha quindi chiesto a Paolo Parente, dirigente medico dell’ASL capitolina e docente presso l’Università Cattolica, quali siano i rischi e soprattutto come si possa agire, sia a livello individuale che tramite le istituzioni, affinché eventi tragici di questo tipo non si ripetano: “Eventi come quello occorso nella giornata di ieri sono eventi prevedibili, quindi la prevenzione è un elemento cardine“, ha dichiarato Parente. “In questo contesto un approccio sistemico al problema della salute e sull’interferenza che l’ambito ambientale ha sulla salute, in un’ottica ‘one health’, è sicuramente uno degli elementi più importanti”, ha aggiunto: per questo “c’è bisogno di ricordare sempre l’importanza di non uscire nelle ore più calde della giornata, di evitare di fare lavori pesanti, di idratarsi continuativamente e di stare in luoghi freschi e areati, oltre a mangiare frutta e verdura”. Infine, il dirigente sanitario ricorda l’importanza della comunicazione, uno strumento considerato necessario nell’adattamento a un cambiamento climatico sempre più rischioso per la salute umana.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata