A scortare il feretro all'interno della chiesa sono state le più alte cariche militari del Paese
Chiesa gremita e tante personalità a Santa Maria degli Angeli e dei Martiri di Roma per dare l’ultimo saluto al generale Claudio Graziano. Ad accogliere il feretro sono stati i picchetti d’onore delle forze armate, mentre a scortarlo all’interno della chiesa sono state le più alte cariche militari del Paese, tra cui il generale Figliuolo e l’ammiraglio Cavo Dragone. Presenti alle esequie il presidente del Senato, Ignazio La Russa, e i ministri della Difesa, Guido Crosetto, degli Esteri, Antonio Tajani, e dell’Interno, Matteo Piantedosi. Ad officiare la funzione, l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò.
La Russa: “Per me era prima di tutto un fratello”
“Non credo che il suo gesto sia stato un gesto di disperazione improvviso. Io credo che lui ci abbia pensato. Abbia deciso che la sua strada era quella di salutare noi e stare con sua moglie Marisa, come aveva sempre fatto”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa, ricordando il generale Claudio Graziano a margine del suo funerale nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma.
“Per me, come per Guido (Crosetto, ndr), non era un generale, era un fratello ormai”, aggiunge la seconda carica dello stato, che poi ricorda la carriera fatta di pari passo con Grazia: “Un fratello rimasto tale pur essendo un uomo delle istituzioni”. “Quando si parla di un uomo delle istituzioni, sappiate che l’esempio è proprio Claudio Graziani. Lo è stato veramente fino in fondo, anche se per noi è prima di tutto un fratello”, conclude quindi La Russa.
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