Tre morti in poche ore per incidenti sul lavoro, in Trentino, nel Pesarese e a Modena. La prima vittima, in ordine cronologico, è Natalino Paradisi, 55enne di Castel Ivano, in Trentino, ritrovato nella tarda serata di ieri da un gruppo di ragazzi di passaggio. Paradisi è morto schiacciato da una sponda del suo camion, nel piazzale di una segheria di Scurelle.
Insospettiti dal mezzo pesante, si sono avvicinati facendo la tragica scoperta. Sul posto il magistrato di turno, i carabinieri e i tecnici dell’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’azienda sanitaria che devono tentare di ricostruire la dinamica dell’incidente.
La seconda vittima di cui si viene a conoscenza oggi è un operaio di 33 anni, Simone Mezzolani, morto schiacciato da un macchinario mentre stava lavorando, alle 23 di ieri sera, nell’azienda Fab di Gallo di Petriano (Pesaro Urbino), azienda che produce componenti per mobili. Sul posto è intervenuto immediatamente il 118, ma per il giovane non c’è stato nulla da fare. Ancora in corso gli accertamenti per capire la dinamica dell’Incidenti, sulla quale stanno indagando i carabinieri.
Infine, questa mattina, un altro operaio è morto in un incidente sul lavoro a Modena, in strada Barchetta. L’uomo, 44 anni, è caduto dall’alto da diversi metri perdendo la vita sul colpo. Indagini in corso della polizia per ricostruire quanto accaduto. Sul posto polizia, medicina del lavoro, ambulanza e una auto medica del 118.
“Ogni giorno ci sono tre morti sul lavoro. Questa è una strage che dobbiamo combattere. Bisogna combattere la logica del subappalto, bisogna ricostruire il protagonismo del lavoro e la nostra bussola rimane la Costituzione repubblicana”. Così il leader della Cgil, Maurizio Landini, intervenuto oggi in piazza della Loggia a Brescia. “Voglio ricordare le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che il primo maggio ha detto che il lavoro non è una merce”, ha aggiunto.