Il racconto a LaPresse: "La malattia aveva preso il sopravvento"
“Ho iniziato ad avere problemi col cibo quando andavo alle elementari e oggi sono in cura per cercare di sconfiggere il mio ‘demone'”. Lo racconta a Lapresse Chiara, nome di fantasia, una ragazza che combatte da 15 anni i disturbi alimentari. “Questa patologie non sono un capriccio e non eliminano con la forza di volontà. I disturbi del comportamento alimentare sono figli di un dolore non ancora riconosciuto che si serve del corpo per chiedere aiuto”, racconta.
“Avevo più o meno 14 anni quando c’è stato l’inizio della fine. Quel giorno, per la prima volta, guardandomi in un video, mi resi conto di quanto stavo diventando magra. Pesavo 27 kg, mi ero ridotta solo al peso della mia struttura ossea. Mi odiavo terribilmente, mi facevo tanto tanto schifo. Avevo deciso di iniziare una dieta, eliminando completamente alcuni cibi dalla mia alimentazione. Ero dimagrita tantissimo però mi vedevo enorme”, racconta ancora. “Non uscivo più e entravo e uscivo continuamente dagli ospedali”, racconta Chiara. “Ebbi una perforazione acuta del tratto gastrointestinale e finii due volte in sala operatoria”.
Chiara racconta che trascorreva “le giornate a camminare tra quei corridoi asettici, in compagnia di un carrellino per infondere nelle mie vene qualcosa che mi tenesse in vita. Mi ero ridotta in quelle condizioni proprio per sottrarmi alla vita. Anche se in genere chi prova a sottrarsi alla vita attraverso un disturbo alimentare non vuole davvero morire. Ha paura di vivere”.”La malattia aveva preso il sopravvento, avevo atteggiamenti ossessivi con la bilancia, con il vomito, con i lassativi, con l’iperattività ma soprattutto, mi ero completamente persa. Non esistevo più, mi privavo della vita”.”La guerra con il mio corpo non è finita – ammette – Oggi sto meglio continuo a vedere degli specialisti. Sono in analisi da 15 anni. Mi sono anche laureata in Psicologia perché voglio che la mia esperienza aiuti chi è caduto nel mio stesso tunnel”.
I dati
“In Italia, secondo le stime, oltre tre milioni di persone soffrono di questi disturbi e negli ultimi anni, in particolare durante la pandemia, si è registrato un incremento di casi intorno a un terzo, un abbassamento dell’età di esordio e un aumento della gravità dei disturbi”. È la stima di Orazio Schillaci, Ministro della Salute intervenuto oggi al convegno a Roma ‘Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – Il punto sui percorsi di cura e sulle nuove opportunità’, in occasione della Giornata del Fiocchetto Lilla, nata per raccontare e sensibilizzare sul tema dei disturbi alimentari. C’è “un significativo aumento degli ingressi per disturbi dell’alimentazione che passa da 3.023 accessi del 2019 ai 3.245 del 2021. In particolare, gli accessi riferibili alle donne sono passati dal 61,1% del 2019 al 72,7% del 2021. E c’è un numero degli accessi in crescita nelle classi di età 11-13 e 14-17”, ha spiegato il ministro sottolineando come “ci sono segnali di allarme anche in bambini prima degli 8 anni”. Aumentano inoltre le diagnosi di anoressia nervosa, passate dal 48.3% del 2019 al 58.7% del 2021.
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