Lo conferma il garante dei diritti Francesco Maisto in una nota

È stato annullato dal Dap l’evento in programma per domani alle ore 11, presso la Casa Circondariale di San Vittore, un evento organizzato dall’Ufficio del Garante delle persone private della libertà personale del comune di Milano e dalla Direzione dalla Casa Circondariale Milano San Vittore che vedeva impegnati i detenuti e le detenute del Progetto “Costituzione Viva”, in un dialogo con Giuliano Amato e Donatella Stasio, autori del libro “Storie di diritti e democrazia. La Corte costituzionale nella società”. Lo conferma il Garante Diritti delle persone private della libertà personale, Francesco Maisto in una nota.

“Stamattina alle 11,30 abbiamo appreso con meraviglia e imbarazzo che il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria non ha autorizzato la presentazione del libro ‘Storie di diritti e di democrazia – la Corte costituzionale nella società’ di Giuliano Amato e Donatella Stasio (edito da Feltrinelli), in programma per domani mattina alle 11,00 presso la Casa Circondariale di San Vittore e organizzata dal Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Milano e dalla Direzione dell’istituto”, si legge nella nota. “Non conosciamo le motivazioni ufficiali di questa inopinata decisione giunta a 24 ore dall’evento, né possiamo ritenere – in mancanza di chiarimenti pur richiesti ripetutamente – che dipenda da fattori organizzativi (come i tempi della richiesta di autorizzazione o la natura del libro visto che parla di Costituzione), tanto più che il libro rappresenta la continuazione ideale del ‘Viaggio della Corte nelle carceri’ a seguito del quale è nato a San Vittore il Progetto formativo pei i detenuti denominato ‘Costituzione Viva’, con il quale gli autori del libro hanno mantenuto un legame e con il quale avrebbero dialogato anche in questa occasione. Restiamo sconcertati per il rifiuto del Dap di revocare il diniego anche per rispetto del Presidente Emerito della Corte Costituzionale, dei Capi degli Uffici Giudiziari milanesi, delle Autorità, dei cittadini, dei media, in procinto di partecipare e, soprattutto, dei detenuti e degli autori del libro che hanno lavorato alla preparazione dell’incontro e che anche logisticamente si erano organizzati. Ci scusiamo con il pubblico e continueremo a chiedere conto al Dap di questa improvvida decisione”, conclude Maisto.

La replica del Dap

“Nessuna cancellazione di un evento già programmato, ma la proposta di riprogrammare ad altra data l’iniziativa, pervenuta troppo tardi per poterne consentire un corretto inquadramento all’interno di un progetto formativo o trattamentale”. Lo precisa, in una nota, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in merito a quanto affermato oggi dal Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Milano. “La richiesta di autorizzare la presentazione del libro ‘Storie di diritti e di democrazia’, scritto da Giuliano Amato e Donatella Stasio, è stata inoltrata al Dap dalla Direzione dell’istituto penitenziario soltanto lunedì 29 gennaio e senza il necessario interessamento del competente Provveditorato regionale per la Lombardia – continua la nota – . In tal modo l’istanza ha ignorato tre circolari in materia di ‘best practices’ predisposte dal Capo del Dipartimento in febbraio, marzo e aprile 2023, nelle quali si chiedeva ai Provveditorati Regionali e a tutti gli istituti penitenziari di comunicare alla Segreteria Generale del Dap – “con ovvio anticipo” – ogni iniziativa o evento particolarmente significativo che preveda “il coinvolgimento degli organi di stampa e/o la partecipazione della comunità esterna”. In particolare, si richiedeva di segnalare l’evento prima di definire la data del suo svolgimento. Cosa che non è avvenuta nel caso della presentazione suddetta”.

“Il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha così offerto agli organizzatori, per il tramite del Provveditorato regionale, ampia disponibilità a riprogrammare la presentazione in una data successiva – dice ancora la nota del Dap -, al fine di permettere il suo inquadramento all’interno di un progetto formativo o trattamentale adeguato a valorizzare l’iniziativa che, secondo gli organizzatori, intende riprendere i temi del ‘Viaggio in Italia, la Corte costituzionale nelle carceri’ che qualche anno fa aveva visto svolgersi una delle sue tappe proprio nella Casa circondariale di Milano S. Vittore”.

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