L'uomo si sarebbe reso responsabile di 12 casi

E’ stato condannato a 11 anni e nove mesi di carcere il finto regista cinematografico che organizzava ‘casting’ per la selezione di attrici e comparse per film che non sarebbero mai stati girati e le violentava in una sorta di set improvvisato che aveva creato. Il cinquantenne, Claudio Marini, secondo quanto aveva ricostruito la procura di Roma si sarebbe reso responsabile di 12 casi di stupro, otto avvenuti nella Capitale e altri quattro a Milano, tra il 2019 e il 2020. Questa mattina, il collegio di giudici della quinta sezione penale di piazzale Clodio, lo hanno condannato ad un pena più alta rispetto a quella di 9 anni, sollecitata in aula dal pubblico ministero. Le difese hanno annunciato ricorso in Appello.

Gli annunci online e le selezioni per attrici e comparse

Il modus operandi utilizzato dal falso regista consisteva nell’adescare quelle che poi sarebbero diventate le sue vittime, attraverso annunci che pubblicava online, avviando le selezioni per attrici e comparse per film dal titolo ‘Miele Amaro, ‘Un gioco pericoloso’ e ‘La forza dell’amore’. Negli annunci scriveva che una importante società di produzioni cinematografiche era alla ricerca di ragazzi e ragazze fra i 15 e i 30 anni per riprese che si sarebbero svolte tra gennaio ed aprile 2020. Il primo appuntamento era in un fast food, e poi il falso regista faceva salire le vittime nel suo appartamento dove abusava di loro.

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