Roma, 18enne investe e uccide uomo: la madre che lo ha coperto non rischia nulla

La posizione della donna è stata archiviata, il ragazzo ora rischia il processo per omicidio stradale

Ha coperto il figlio 18enne colpevole di aver investito e ucciso un pedone, il 9 febbraio scorso a Roma, addossandosi la colpa, ma per questo non sarà processata. La donna aveva detto di essere lei alla guida dell’auto che sette mesi fa, a Tor Bella Monaca, provocò la morte di Emmanuele Cleber Catananzi, falciato da una Bmw mentre stava attraversando la strada in via dell’Archeologia. Ma in realtà la vettura, presa a noleggio dalla donna, era guidata dal figlio. 

La 46enne, nel tentativo di ‘salvare’ il giovane dall’accusa di omicidio stradale, raccontò agli agenti della polizia di Roma Capitale del Gruppo Torri, di essere l’unica responsabile dell’incidente. Le indagini della Municipale, coordinata dal sostituto procuratore Mario Palazzi, hanno svelato che alla guida della coupé c’era il figlio di 18 anni. La posizione della donna di 46 anni è stata archiviata perché, in quanto genitrice, non può rispondere del reato di favoreggiamento nei confronti del figlio che verrà rinviato a giudizio per omicidio stradale.