(LaPresse) Cartelli, striscioni e megafoni, tutti in fila uno accanto all’altro, piedi in acqua e sguardo al mare cristallino, nel tratto di costa scelta per ospitare l’osteggiata nave Golar Tundra, il rigassificatore che sarà posizionato dal 2026 proprio di fronte a Vado Ligure nel savonese. Domenica pomeriggio è andata in scena la protesta ordinata e pacifica degli attivisti, da Savona a Vado e poi Bergeggi, fino a Spotorno, una lunga catena umana sull’arenile per dire no all’arrivo dell’impianto. Determinati a chiedere uno stop al progetto, perplessità e i timori corrono dai caruggi del centro storico fino alla spiaggia, residenti preoccupati e turisti incuriositi che si uniscono alla protesta, tra i bagnanti e le sdraio ancora sul bagnasciuga in questo inizio settembre che sa di piena estate.