È un cittadino di origini marocchine di 45 anni, che aveva avuto una relazione con la vittima
Si chiama Adil Harrati il presunto assassino fermato dalla polizia perché sospettato di aver ucciso l’infermiera 52enne Rosella Nappini. L’uomo è stato rintracciato dalla sezione omicidi della squadra mobile della Questura di Roma, dopo ore di ricerche intorno all’abitazione dove viveva. Il fermato è stato trasferito nel carcere romano di Regina Coeli in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip.
È un cittadino marocchino di 45 anni. La vittima aveva avuto con l’uomo fermato una relazione sentimentale, che aveva interrotto da qualche mese. Gli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile stanno verificando se nei confronti del 45enne erano state presentate dalla vittima, denunce per maltrattamenti e stalking. Quando gli agenti lo hanno bloccato, il presunto omicida stava preparando la fuga.
Domani interrogatorio di garanzia
L’interrogatorio di garanzia di Harrati si svolge nel carcere romano di Regina Coeli davanti al giudice per le indagini preliminari Daniela Caramico D’Auria. Quando i poliziotti l’hanno fermato nell’appartamento dove abitava e dove si era nascosto l’uomo ha fatto parziali ammissioni riguardo l’omicidio. Alcune immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, al vaglio della Omicidi, avrebbero ripreso la fuga dell’assassino.
Non aveva il permesso di soggiorno
Il presunto assassino è risultato irregolare sul territorio nazionale. Gli investigatori della sezione Omicidi della Squadra Mobile della Questura di Roma, quando lo hanno fotosegnalato alla Polizia Scientifica prima di portarlo nel carcere di Regina Coeli, hanno scoperto che l’uomo non aveva il permesso di soggiorno.
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