Migranti, 2250 persone nell’hotspot sull’isola di Lampedusa

Migranti, 2250 persone nell’hotspot sull’isola di Lampedusa
Migrants sit and take some rest on the tiny island of Lampedusa, Italy, Monday, March 21, 2011. Italy warned Monday that it was facing a refugee and humanitarian emergency, with some 15,000 Tunisians having arrived in recent weeks and fears that the start of U.S. and European airstrikes on Libya could unleash even more migrants. Italy has demanded Europe as a whole share the burden of coping with the immigration flows, saying it shouldn’t be expected to cope with alone. As it is, the number of Tunisians on the tiny island of Lampedusa, 4,800 as of Monday, was almost the size of the 5,000-strong population itself. Lampedusa’s residents are getting increasingly angry over the government’s failure to help ease their burden. They have refused plans to set up a tent camp on the island, saying the migrants should be taken elsewhere. (AP Photo/Giuseppe Giglia)

Croce Rossa: 32mila persone accolte in 2 mesi

All’interno dell’hotspot di Lampedusa il numero degli ospiti si aggira intorno alle 2.250 persone circa. Intanto oggi sono in corso dei trasferimenti dalla struttura di contrada Imbriacola, gestita dalla Croce Rossa Italiana, dalla quale 180 sono diretti a Catania con un volo charter, perché le condizioni del mare non sono favorevoli. Altri 180 invece verranno trasferiti sempre in giornata con un altro volo.

“Nonostante i numeri delle presenze nell’hotspot di Lampedusa siano alti, la situazione è sotto controllo perché, condizioni meteo permettendo, in queste ore ci saranno altri trasferimenti”, così la Croce Rossa Italiana in una nota. “Abbiamo attualmente circa 2.250 persone accolte, incluse quelle che sono arrivate dopo il recente naufragio di due imbarcazioni al largo di Lampedusa e chi è stato trasportato all’hotspot dopo il salvataggio dalla scogliera. I nostri Operatori, inclusi anche tanti Volontari, stanno continuando ad occuparsi di loro anche sotto il profilo dell’assistenza psicologica mentre le condizioni generali di salute rispetto al momento dello sbarco sono in miglioramento”, dice Ignazio Schintu, Vice Segretario Generale della Croce Rossa Italiana, presente all’hotspot sull’isola. “In due mesi dal primo giugno quando la Croce Rossa Italiana ha preso in gestione l’hotspot sono state oltre 32.000 le persone accolte e oltre 30.000 le persone trasferite. Un’attività che vede impegnata la CRI con circa 120 operatori ogni giorno. Un’operazione di accoglienza e di assistenza che la Croce Rossa Italiana svolge sia sul piano delle prime necessità che su quello sanitario e psicologico, oltre che attraverso il progetto di Restoring Family Links”, dice Rosario Valastro, Presidente della CRI.

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