Lago Como, troppi turisti: tetto a ingressi per Villa del Balbianello

La decisione del Fai per la "conservazione del bene culturale"

Troppi turisti sul lago di Como: il Fai impone gli ingressi contingentati a Villa del Balbianello, a Tremezzina, dove tra l’altro è stato girato ‘Star Wars Episodio II – L’Attacco dei Cloni’. Per la prima volta il Fondo Ambiente Italiano prende questa decisione ma la storica villa, spiegano, è stata presa “letteralmente d’assalto”. Da oggi, 2 agosto, saranno disponibili dai 150 ai 200 ingressi, con un tetto massimo di 1.200 visitatori al giorno: il 30% in meno di quelli attesi in questa stagione, che hanno toccato picchi di oltre 2.000 presenze al giorno, 40.000 previste ad agosto. In questo mese – precisa il Fai – la villa accoglierà 10mila visitatori in meno, che grazie alle prenotazioni si distribuiranno con più omogeneità decongestionando il bene nel corso della giornata e della settimana. Una prima volta per la fondazione che avrà una perdita economica “consistente”, considerando che Villa del Balbianello vede 170.000 visitatori all’anno. Per il Fai “contingentare gli ingressi è l’unico modo, infatti, per tutelare Villa del Balbianello da un eccesso di turismo che si riversa sempre più sul Lago di Como (così come a Venezia o nei centri storici delle altre città d’arte) e che non solo mette a serio rischio la conservazione di un bene culturale come questo, obbligando a manutenzioni sempre più frequenti e onerose, ma danneggia anche la sua immagine”. 

Scelta anche per conservare “valore immateriale” dell’edificio

La scelta, spiega ancora il Fai, arriva anche per conservare “il valore immateriale” dell’edificio perché “snatura il luogo, banalizza la sua storia e ne attenua il fascino. A risentirne alla fine è la qualità della visita, che rischia di impoverirsi e di perdere il significato di esperienza culturale, suggestiva e formativa, per come la intende il FAI. Per la Fondazione si tratta di una “decisione per la tutela, dunque, ma anche e soprattutto un indirizzo di politica culturale che la Fondazione sente il dovere di promuovere a partire dal proprio concreto agire per contribuire a educare i cittadini italiani e stranieri a una fruizione, qui e altrove, più sostenibile del patrimonio culturale”.