La sentenza riguarda le 11 persone che avevano scelto il rito abbreviato
Confermate dalla prima sezione della Corte d’Appello le condanne di primo grado pronunciate, con rito abbreviato, dal tribunale del I grado per l’assalto alla sede della Cgil avvenuto il 9 ottobre del 2021 durante la manifestazione “No green Pass”. Confermato anche l’impianto accusatorio della Procura di Roma e basato sulle informative di reato della Digos della Questura di Roma e del Nucleo Informativo del Comando Provinciale dei Carabinieri. Tutte confermate le 9 condanne tranne due dove sono state ridotte le pene per i due imputati, Claudio Toia e Mirko Passerini, condannati alla pena di 5 anni e 4 mesi. Toia, considerato appartenente al gruppo ultras juventino “Antichi valori” e vicino al movimento di estrema destra Forza Nuova, era stato condannato in I grado a 7 anni e 2 mesi, invece Passerini a 5 anni e 6 mesi.
L’inchiesta contro i leader di Forza Nuova
L’inchiesta della procura di Roma era stata coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dalla sostituta Gianfederica Dito. I capi d’imputazione contestati erano devastazione e resistenza. Davanti al tribunale ordinario va avanti il processo con rito ordinario che vede sul banco degli imputati i leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino e Roberto Fiore e l’ex Nar Luigi Aronica che, oltre alla devastazione aggravata in concorso e resistenza, devono rispondere anche di istigazione a delinquere. Nel procedimento penale principale, che è ancora al vaglio dei giudici di primo grado da cui sono stati aperti gli altri “stralci” tra cui quello odierno, sono imputati oltre a Castellino anche Roberto Fiore e l’ex Nar Luigi Aronica.
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