Delitto Senago, per pm niente riscontri su complici Impagnatiello

Delitto Senago, per pm niente riscontri su complici Impagnatiello
Rilievi della Scientifica dei Carabinieri presso l’abitazione di Alessandro Impignatello

Il sopralluogo nell’abitazione dove si è consumato il delitto ha riscontrato pulizia e un ordine quasi “maniacale”

Per la Procura di Milano non ci sono al momento riscontri o elementi che facciano pensare a un complice di Alessandro Impagnatiello che lo abbia aiutato a nascondere il corpo della fidanzata Giulia Tramontano o nel ripulire la casa di Senago dopo l’omicidio. È quanto si apprende a meno di 24 ore dal sopralluogo effettuato nell’abitazione di via Novella 14 dove si è consumato il delitto la sera di sabato 27 maggio, effettuato dai carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del Nucleo investigativo di Milano e dai pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella. L’abitazione del barman e della 29enne, uccisa al settimo mese di gravidanza, si è presentata “pulita” con in un ordine definito quasi “maniacale” che a occhio nudo non avrebbe mai fatto sospettare essere la scena del crimine. Il luminol ha però mostrato ingenti tracce di sangue in salotto e sul pianerottolo di casa. Indizi che sembrano confermare la ricostruzione degli inquirenti. Giulia Tramontano è stata uccisa sabato sera a coltellate – Impagniatiello ha collocato l’orario dell’omicidio alle 21 durante l’interrogatorio di convalida del fermo mentre nella prima confessione aveva parlato di poco prima delle 20.30 – poi messa nella vasca da bagno per tentare di darle fuoco con dell’alcol senza successo. Successivamente il cadavere della ragazza è stato trascinato senza l’aiuto di nessuno in cantina – è la tesi dei pm – per poi uscire a tarda notte e recarsi in viale Certosa nel tentativo di parlare con A., l’altra ragazza italo-inglese di 23 anni con cui intratteneva una relazione e che nel pomeriggio di sabato si era incontrata con Giulia a Milano. 

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