Roberta Bruzzone commenta a LaPresse: "Incontrollato e bugiardo patologico"

Alessandro Impagnatiello “mi pareva fortemente flagellato da dinamiche narcististiche. La sua propensione a mentire in maniera compulsiva, addirittura creando vite parallele, non deponeva granchè bene quindi non ho mai creduto alla sua versione. È una persona che ha problemi narcisistici molto evidenti, un bugiardo patologico”. Così la criminologa Roberta Bruzzone commenta con LaPresse l’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese di gravidanza uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello. Il 30enne ha confessato il delitto avvenuto sabato scorso e ha dato indicazioni per il ritrovamento della ragazza, che ha accoltellato e tentato di bruciare e nascondere in una intercapedine in un box a poche centinaia di metri dall’appartamento in cui la coppia viveva, in via Novella, a Senago.

“Un conto è un tradimento, non che la cosa non sia grave dal punto di vista morale ma una vita parallela con un’altra donna, a sua volta incinta dopo che hai già un figlio di 6 anni da una relazione durata molto poco e con la tua attuale compagna incinta, vuol dire che tu sei totalmente incontrollato. Temo che il fatto di mettere incinta queste donne facesse proprio parte del suo narcisismo, è un modo per possederle fino in fondo, in maniera irreversibile”, aggiunge Bruzzone, che spiega come Alessandro una volta che si è sentito scoperto ha cominciato a “considerare la compagna come un fardello e un ostacolo insuperabile e a quel punto la decisione di uccidere può affacciarsi alla mente di soggetto come lui – aggiunge – Persone così hanno bisogno di nutrirsi e avere potere nella maniera più ampia possibile, utilizzando la menzogna”. Bruzzone spiega come difendersi da personaggi così: “bisogna scappare quando ti rendi conto di avere a che fare con una persona che ti racconta un sacco di bugie. Quando abbiamo a che fare con persone che sono poco chiare e con situazione comunque anomale, è elevata la possibilità di avere a che fare con un bugiardo patologico narcistista che può diventare pericoloso quando viene smascherato.Il caso di Melania Rea non discosta molto da quello di Giulia Tramontano”, ha concluso.

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