Un'imbarcazione si trovava nei pressi: "Abbiamo visto pezzi di legno, gente sott'acqua. Uno lo ho pescato un metro sotto e lo ho salvato"
“Stavamo arrivando da Aranco, eravamo al molo, non si vedeva nulla ed è scoppiata una bomba d’acqua. Ho visto quella che sembrava una boa invece era un signore pelato, accanto a lui pezzi di legno in mezzo al lago, venti persone che urlavano”. Così a LaPresse Matteo Dellavedova, il primo ad arrivare sul posto dove una barca si è ribaltata sul Lago Maggiore provocando la morte di 4 persone. Dellavedova si trovava in gita in barca con altre sette persone, mentre vicino a lui viaggiava un’altra imbarcazione con amici: a manovrare la barca e salvare vite insieme a lui anche Samuel Panetti e Alessandro Crespi. “Ne abbiamo caricati un po’ noi e un altro amico ci ha dato una mano e ne ha caricati altri”, aggiunge. “Uno lo ho pescato un metro sotto, lo ho tirato fuori. Gli ho fatto il massaggio cardiaco e lo ho riportato in vita”, aggiunge ricordando quanto accaduto: “Senza di noi i morti sarebbero stati molti di più, credo di poter dire”. Sul maltempo spiega: “E’ arrivata una bordata di vento che a noi ci ha spostati di rotta”.
Dellavedova racconta: “Mentre tornavamo al Lido di Sesto ci siamo imbattuti in questa situazione qui. La gente non riusciva a nuotare per il freddo, forse erano in acqua già da un quarto d’ora”, dice.
Dellavedova dichiara di aver provato subito ad avvertire i soccorsi, che poi sono stati nuovamente allertati una volta che ha portato a riva le persone salvate. “Eravamo gli unici lì”, spiega. “A bordo c’è stato chi è andato in panico”. Dellavedova dice che insieme a lui sul posto c’erano anche Samuel Panetti e Alessandro Crespi. “Non abbiamo visto giubbotti di salvataggio galleggiare in acqua”, spiega ancora.
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