Un peschereccio con a bordo 600 migranti è stato soccorso in acque Sar italiane da parte della Guardia costiera. Secondo quanto si apprende, l’avvistamento è iniziato in acque maltesi e il soccorso è stato difficile a causa della cattive condizioni meteo.
Sea Watch: 276 salvati al largo di Lampedusa
Inoltre, 276 persone sono state tratte in salvo oggi al largo di Lampedusa. Lo rende noto su Twitter Sea Watch, dopo che aveva segnalato due imbarcazioni in difficoltà rilevate da Seabird. Un gommone con 55 persone a bordo è stato salvato, riporta la Ong, da Emergency. L’altra imbarcazione, con 221 persone a bordo, è stata salvata dalla Guardia costiera italiana.
Alarm Phone: 30 in pericolo in zona Sar maltese
“Trenta persone in pericolo nella zona di ricerca e salvataggio di Malta!“. Lo scrive su Twitter Alarm Phone, che ha avvisato di una barca di legno in pericolo: “Abbiamo allertato le autorità italiane e maltesi e chiediamo che non ci siano ritardi nel salvataggio del gruppo”.
Sindaci grandi città: “Preoccupati da proposte di modifica accoglienza”
Sul tema dell’immigrazione arriva intanto l’appello dei sindaci di alcune grandi città, dopo la promessa stretta del governo sulla cosiddetta ‘protezione speciale’. “Come sindaci, come amministratori, come cittadini che quotidianamente si impegnano nei territori per cercare di garantire le migliori risposte alle criticità che le nostre Comunità esplicitano, siamo molto preoccupati per le proposte in discussione relative alle modifiche all’unico sistema di accoglienza migranti effettivamente pubblico, strutturato, non emergenziale che abbiamo in Italia. La preoccupazione delle città è massima a fronte di emendamenti proposti da alcuni partiti al Dl 591 dopo le tante evidenze a cui il nostro ordinamento ha dovuto porre rimedio in questi anni. Non bisogna ragionare in ottica emergenziale ed è secondo noi sbagliato immaginare l’esclusione dei richiedenti asilo dal SAI, precludendo loro qualunque percorso di integrazione e una reale possibilità di inclusione ed emancipazione nelle nostre comunità. Non condividiamo la cancellazione della protezione speciale, misura presente in quasi tutti i paesi dell’Europa occidentale, mentre circa il 50% dei migranti presenta vulnerabilità ed è in parte significativa costituito da nuclei familiari”, si legge in un documento dei primi cittadini di Roma Roberto Gualtieri, di Milano Beppe Sala, di Napoli Gaetano Manfredi, di Torino Stefano Lo Russo, di Bologna Matteo Lepore, di Firenze Dario Nardella.

