Sono state oltre 240mila le domande arrivate per l’ingresso di lavoratori stranieri per motivi di lavoro subordinato, anche stagionale, alle 19 di ieri, 27 marzo 2023, click day del Decreto flussi 2022. Sono i dati forniti dal Viminale. Una quantità che è quasi il triplo della quota prevista dalla legge, fissata in 82.705 unità.
Tutte le domande sono state regolarmente caricate nella piattaforma telematica, che quest’anno si presenta rinnovata e più agevole rispetto al passato. Le domande presentate saranno distribuite per ambito provinciale a ciascuno Sportello Unico per l’Immigrazione, che procederà a istruirle – tramite un sistema informatico dedicato – nel rispetto del limite delle quote che saranno comunicate in via telematica dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. La procedura è completamente informatizzata e assicura snellezza e rapidità ad utenti e amministrazioni coinvolte.
Piantedosi: “Se serve manodopera no pregiudizi su altri click day”
“Il decreto flussi serve a scongiurare l’immigrazione irregolare aprendo canali regolari per sopperire alle esigenze delle nostre aziende”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, intervenuto alla giornata di Confcommercio ‘Legalità ci piace’, spiegando che la procedura aperta ieri – il ‘click day’ – non è infatti “una procedura di ‘regolarizzazione’, ma è una procedura ‘regolare’ che questo governo ha rilanciato”. Il fabbisogno delle aziende però è più alto di quel primo tetto di circa 83mila lavoratori fissato dal decreto. Sul punto il ministro afferma: “il click day ha fatto registrare questo afflusso maggiore, adesso dobbiamo vedere perché non tutte le istruttorie presentate possono essere poi foriere di” ingressi effettivi. Ma “se il governo dovesse riscontrare la necessità di ampliare questa domanda rispetto alla concreta possibilità del mercato del lavoro di assorbirli, non ci sono pregiudizi“, sottolinea Piantedosi.