Il comandante della Capitaneria di porto di Crotone, Vittorio Aloi, assicura: “Abbiamo operato secondo le regole e siamo pronti a dimostrarlo”. L’ufficiale ha parlato con i giornalisti davanti all’ingresso del Palamilone, dove si sta svolgendo la camera ardente delle vittime del naufragio della barca di migranti avvenuto domenica davanti alla spiaggia di Steccato di Cutro e aggiunge: “Siamo pronti a esibire a chi ce li richiederà i registri di quella notte. La prima segnalazione di allarme ci è arrivata all’alba di domenica. Ancora non siamo stati convocati. Quel giorno c’era mare forza 4, ma noi potevamo uscire anche con forza 8“. “Ora non posso dire di più”, ha aggiunto l’ufficiale amareggiato, “ma fanno male alcuni articoli che danneggiano l’immagine di chi compie migliaia di salvataggi”. Poi Aloi è entrato a rendere omaggio ai feretri delle vittime.
È salito intanto a 67 il bilancio delle vittime della tragedia in mare. L’ultima è un bambino di circa 10 anni.