Una ritrovata nella sua auto, l'altra in via Roma. Killer si è suicidato: era fratello di un boss. Fermato il presunto complice

Terrore a Riposto, nel catanese: due donne sono state ritrovate uccise in due diversi agguati. La prima, una donna di 45 anni, M.M., è stata trovata morta all’interno della sua auto, una Suzuki. La donna aveva appena fatto benzina vicino al porto turistico. Secondo quanto si apprende le avrebbero sparato alla testa. I carabinieri indagano per omicidio. Un’altra donna è stata invece trovata uccisa a colpi di arma da fuoco, in via Roma. Secondo un primo accertamento non avrebbe legami di parentela con l’altra donna trovata uccisa.

Il presunto killer  si è suicidato davanti alla caserma dei Carabinieri. L’uomo, Salvatore La Motta, era un detenuto in stato di semilibertà. Oggi sarebbe dovuto rientrare nel carcere di Augusta.  Sarebbe fratello di Benedetto La Motta, conosciuto con il nome di “Benito”, un noto boss locale della famiglia mafiosa di Santapaola-Ercolano, attualmente in carcere dove sta scontando 30 anni. È stato, infatti, arrestato nel 2020 per aver autorizzato l’omicidio di Dario Chiappone, ragazzo di 27 anni ucciso a Riposto, in provincia di Catania, nel 2016.

Invece le due donne uccise a colpi di pistola sarebbero Carmelina Marino, 48 anni, e Santa Castorina, di 50 anni. Il killer probabilmente aveva una relazione extraconiugale con una delle due donne, presumibilmente la prima. Gli inquirenti stanno cercando di capire che collegamento possa esserci con la seconda donna. Le due donne sono state trovate morte dai Carabinieri ad un’ora di distanza l’una dall’altra.

Fermato il possibile complice

La Procura di Catania ha disposto anche il fermo di Luciano Valvo, 55anni di Riposto, indiziato di essere il complice di Salvatore La Motta nell’omicidio della prima donna. L’uomo avrebbe accompagnato con la sua Volkswagen Golf nera il presunto killer sul luogo dell’assassinio, nella zona portuale di Riposto, riaccompagnandolo a casa dopo l’uccisione di Marino. Valvo è stato bloccato dai Carabinieri mentre stava abbandonando la propria abitazione. Nel corso dell’interrogatorio del pubblico ministero, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo è stato portato nella Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.

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