Sigle spaccate, lo stop è in corso e l'adesione è alta. Si cerca di scongiurare il secondo giorno di chiusure

Arriva la convocazione da parte del Mimit alle sigle dei benzinai, Fegica, Faib Confesercenti e Figisc/Anisa. Lo riportano i presidenti durante l’assemblea pubblica in corso a Roma. L’appuntamento è alle 15 a Via Veneto e – come specificano i rappresentanti dei gestori – serve a illustrare la bozza di emendamento che potrebbe portare alla revoca del secondo giorno di sciopero benzinai.

Ieri il tentativo in extremis di Urso e del governo, con la convocazione delle sigle nel pomeriggio, non era andato a buon fine. Le sigle si erano però spaccate: alcune volevano lo sciopero di 24 ore, altre di 48.

Figisc/Anisa: “Governo chiarisca”

Il governo potrebbe convocare in extremis i benzinai, per illustrare un emendamento al decreto trasparenza che potrebbe cambiare le carte in tavola sullo sciopero. “Se ci venisse illustrato perlomeno il testo, potrebbe essere utile a risolvere la vertenza” ma “finora tutto ciò che è arrivato ci è stato calato addosso senza nessuna interlocuzione”, ha detto Bruno Bearzi, presidente di Figisc/Anisa Confcommercio, a margine dell’assemblea pubblica dei gestori in corso a Roma.L’esposizione del cartello con il prezzo medio “non serve al consumatore, anzi al contrario: se c’è un prezzo medio chi è al di sotto tenderà ad avvicinarsi al benchmark e quindi il prezzo aumenta. Inoltre, l’installazione ha un costo che verrà spostato sul prezzo finale, con un doppio danno al consumatore”, prosegue Bearzi. “Noi proponevamo, al posto del cartello, di pubblicizzare il sito” del ministero dell’Ambiente “con un Qr code per permettere ai consumatori di verificare i prezzi”.

Fegica: “Non prendiamo lezioni di trasparenza”

“Lezioni di trasparenza non ne prendiamo da nessuno e non vogliamo fare il capro espiatorio di nessuno”. Così il presidente di Fegica, Roberto Di Vincenzo, all’assemblea pubblica sullo sciopero dei benzinai. “Gli aumenti di questi giorni – sottolinea- sono dovuti alle accise e all’andamento internazionale del mercato e salirà ancora da febbraio”.”Non possiamo continuare a passare come i profittatori e coloro che hanno generato questo aumento di prezzi”, ha proseguito, affermando che deve essere chiaro “che i benzinai sono lavoratori di piccole e medie imprese che fanno trasparenza”. 

Faib su sciopero benzinai: “Adesione 80%”

Oscilla tra l’80 e il 90% l’adesione allo sciopero benzinai indetto da Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa. Lo riportano fonti Faib, specificando che la percentuale è calcolata sull’intera rete, “al netto – spiegano le fonti – delle precettazioni, delle gestioni dirette, che significano gli impianti automatizzati delle compagnie quelli senza gestori e di qualche pompa bianca. Quindi – concludono – il risultato è abbastanza positivo”. 

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